Piattaforma Asi, protesta lavoratori
BRINDISI - I lavoratori della Piattaforma Polifunzionale Asi se la prendono con le procedure di valutazione di impatto ambientale, definendole “complesso e perverso sistema”.
BRINDISI - I lavoratori della Piattaforma Polifunzionale Asi se la prendono con le procedure di valutazione di impatto ambientale, definendole “complesso e perverso sistema”.
BRINDISI - Le opere di adeguamento e ammodernamento prescritte per il termodistruttore Asi della zona industriale di Brindisi non prevedono alcuna riconversione per la combustione di rifiuti solidi urbani. Lo garantisce il presidente dell'ente, Marcello Rollo, rispondendo pubblicamente all'altrettanto pubblica richiesta avenza da Brindisi Bene Comune, anche a proposito dell'impatto della discarica appartente alla stessa piattaforma di trattamento delle scorie industriali. Su quest'ultimo punto tuttavia non è stato precisato, nella nota dell'Asi, se vi sono altri progetti di raddoppio del sito, ma solo la conferma che l'attuale, ampiamente esaurito, è sempre in fase di messa in sicurezza secondo quanto stabilito da specifici provvedimenti. Ecco la nota integrale dell'Asi.
BRINDISI - C'è una corsa, nella zona industriale di Brindisi, a realizzare un termovalorizzatore di rifiuti solidi urbani? I segnali non mancano: le dichiarazioni recenti dei un manager di Acea (la utility lombarda che sta acquisendo Edipower dopo lo spezzatino Edison) circa una possibile riconversione della stessa centrale termoelettrica di Costa Morena, e le voci attorno alla riconversione del termodistruttore di rifiuti speciali pericolosi dell'Asi, riaffidato a Termomeccanica che l'aveva gestito oper 20 anni - assieme alla discarica connessa, ora in fase di messa in sicurezza - prima della breve parentesi Veolia. Brindisi Bene Comune, almeno per quanto riguarda l'ex termodistruttore Asi, appena dissequestrato ma da ristrutturare integralmente, ricolge queste domane allo stesso Consorzio dell'Area di Sviluppo Industriale.
BRINDISI – La Cisa di Massafra ottiene in via cautelare dal Tar di Lecce il riaffidamento dell’impianto di termodistruzione di rifiuti speciali pericolosi dell’Asi di Brindisi. Ne ha dato notizia oggi uno degli avvocati che hanno presentato il ricorso per conto dell’azienda, che nel maggio 2010 si era aggiudicata la gara per l’affidamento dell’impianto stesso, al posto del colosso francese Veolia, che nei fatti non era mai subentrata a Termomeccanica. Il ricorso riguardava la decisione dell’Asi di dichiarare decaduto l’affidamento alla Cisa, poiché la stessa non aveva mai firmato il contratto con il Consorzio dell’Area di Sviluppo industriale.