VERONA - La Domotecnica Ostuni lotta fino alla fine anche a Verona, ma non riesce a soffiare i due punti alla Tezenis, che nel tempo supplementare segna 9 punti contro gli 8 degli ospiti, e porta a casa la partita sul finale di 71-70. Questa volta per gli uomini di Marcelletti c’è davvero di che mangiarsi le mani. I parziali dei quattro tempi la dicono lunga sulla assoluta parità vista in campo (17-18, 33-33, 50-48, 62-62) e su quanto Aaron Johnson e compagni abbiano creduto nella possibilità di tornare nella Città Bianca con una vittoria in trasferta.
OSTUNI - La notizia della riduzione dei posti nei palazzetti di Legadue, ha sicuramente portato una ventata di maggior ottimismo nell’ambiente ostunese, che riuscendo a centrare l’obiettivo salvezza per la prossima stagione tornerebbe a giocare nella Città Bianca. Tutto questo porterebbe al non “peregrinare” dei tifosi , una domenica si ed una no, in quel di Brindisi e sicuramente potrebbe facilitare l’avvicinarsi di nuovi sponsor. Quindi la trasferta a Verona assume una valenza maggiore nella rincorsa alla permanenza in A2 visto che i veneti ( vincitori all’andata ) hanno appena due punti in più in classifica e portare a casa il risultato significherebbe mettere un importante tassello all’obiettivo principale e magari fare anche un sogno playoff.
BRINDISI - In un palazzetto in cui i posti vuoti diventano sempre di più, l’Enel Basket Brindisi non stecca la prima delle quattro “finali” che la separano dalla fine della stagione regolare del campionato. I ragazzi di Bucchi infliggono 16 punti alla Tezenis Verona (77-60 il risultato finale) ma fanno fatica e dimostrano ancora una volta la loro tendenza ad essere discontinui. Con il capitano Klaudio Ndoja finalmente tornato in panchina, l’Enel parte a razzo e stupisce i suoi tifosi con un primo quarto quasi perfetto che stende al tappeto Verona. Su tutti un Hunter eccezionale, autore di 14 punti. Ma nei primi 10 minuti di gioco è tutta la squadra a girare bene, e soprattutto a correre, fissando il parziale sul 22-10.
OSTUNI - Ostuni perde ancora: al PalaPentassuglia passa anche Verona, che vince 72-79 e conferma che i ragazzi di Marcelletti sono più propensi a giocar meglio fuori casa. Jurevicus e compagni partono con il freno a mano e al quinto minuto subiscono un parziale pesante (7-14), che aumenta col passare del tempo. Klobucar ha le polveri bagnate (0-4 da tre punti) e l’unico a lottare sembra essere Basei. Gli ospiti toccano il +14, poi finalmente c’è un accenno di reazione da parte dei padroni di casa, che chiudono 19-29.
OSTUNI - Purtroppo le buone prestazioni non sempre portano i risultati sperati e così è stato per l’Assi Ostuni , domenica scorsa, contro Reggio Emilia. Come è successo altre volte dall’inizio del campionato la squadra, nel momento in cui avrebbe dovuto concretizzare, non è riuscita a trovare i giusti meccanismi per portare a casa due punti preziosissimi. Certo è che dall’altra parte c’era una delle formazioni più forti e meglio costruite nel circuito della Legadue , ma ciò non toglie che gli ostunesi si siano giocati la partita alla pari dimostrando di non temere nessuno. Questo fa ben sperare per il prossimo incontro casalingo contro la Tezenis Verona ( reduce dalla vittoria interna contro l’Enel Brindisi) formazione che , nonostante i buoni nomi all’interno del roster, ha avuto fino ad oggi un rendimento altalenante. Un’ulteriore spinta alla squadra ostunese arriverà da coach Marcelletti ex di lusso della partita e che ha trascorso parecchi anni della sua carriera nella città di Romeo e Giulietta.
VERONA - L’Enel ci prova e Renfroe finalmente fa l’americano (19 punti, 5 rimbalzi e tanta grinta), ma alla fine è la Tezenis Verona ad aggiudicarsi (76-69) l’anticipo mattutino di Legadue, al termine del tempo supplementare. Peccato perché ad inizio di partita il solito quintetto titolare di Bucchi (Renfroe, Hunter, Ndoja, Callahan, Borovnjak) parte bene: prima studia gli avversari, poi infligge il primo break (6-11 al quinto), quindi allunga (10-16 al settimo) con due bombe di Ndoja. Ma negli ultimi 3 minuti l’Enel scompare: Hunter sbaglia dalla lunga distanza, Poletti commette due errori e Marco Giuri, appena entrato in partita, butta via l’ultima palla, concedendo ai veronesi l’opportunità di pareggiare allo scadere: 16-16.