Quel che resta di Torre Mattarelle
Armatevi di obiettivo e inviate le vostre foto che siano al mare, in campagna, in casa o a spasso per i borghi e le bellezze cittadine a redazione@brindisireport.it
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BRINDISI – Nuovo sbarco di clandestini sulla costa a sud di Brindisi, in località Torre Mattarelle, una punta rocciosa che precede il sito della centrale di Cerano e la lunga spiaggia che arriva sino a Torre S. Gennaro e Lendinuso, al confine con la provincia di Lecce. Secondo le prime notizie ricavate dall’ascolto – difficoltoso – dei pochi immigrati già bloccati da carabinieri e Guardia Costiera, la barca a vela incagliatasi in quel punto trasportava una settantina di persone, tra le quali almeno otto bambini.
BRINDISI - Il cadavere di un uomo di età compresa tra i 20 e i 30 anni, di razza caucasica, è stato rinvenuto attorno alla mezzanotte scorsa ai piedi della falesia di Torre Mattarelle. Il recupero del corpo, probabilmente un clandestino annegato durante uno dei recenti sbarchi notturni nella zona, è stato complicato proprio dall'altezza della linea di costa in quel punto. Del caso si sta occupando la Squadra mobile di Brindisi.
BRINDISI – Nella prima serata odierna la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi ha confermato il numero dei clandestini trasportati dallo sloop incagliatosi sotto la falesia di Punta della Contessa Torre Mattarelle, a nord ovest della centrale Enel di Cerano: si tratta di 23 persone, inclusi i due scafisti, stipati in una barca a vela che per dimensioni è pensata per un equipaggio di 6 unità. Le indagini per l’identificazione degli scafisti vengono condotte dalla Polizia di Stato.
BRINDISI - Sono già a quota 23 i clandestini rintracciati tra ieri sera e la notte scorsa nella zona tra Cerano, Torre Mattarelle e Tuturano dal personale della Guardia costiera e dalle pattuglie delle forze dell'ordine. Uno sbarco fortunoso, ai piedi della falesia di Torre Mattarelle, con il mare in tempesta e sotto la pioggia battente. E' stata anche trovato e sequestrato un piccolo gommone forse usato per fare la spola tra la barca a vela usata per la traversata dalla Grecia e la costa, abbandonata sul posto.
BRINDISI – Altro che rispetto per l'ambiente, raccolta differenziata e tutela della salute. Tra cittadini indisciplinati e pigri, istituzioni assenti, organi di controllo che non controllano, le campagne più nascoste del Brindisino si stanno trasformando sempre più in discariche a cielo aperto. Peggio è quando l'abbandono indiscriminato di rifiuti speciali, tossici e dannosi per l'ambiente riguarda i terreni dislocati sotto la centrale Federico II di Cerano, già martoriati dalle polveri del carbone.