Il "folle" Gibson spezza la maledizione
BRINDISI - Solo un folle o un campione poteva permettersi di pensare un tiro a canestro da otto metri, con le squadre in parità, sfidando la sirena che stava per decretare la fine della partita. No, non fu “pazza idea”, ma il gesto di un campione di razza, di mestiere “fuoriclasse” del basket, nato per incantare e sorprendere. Come spiegare altrimenti il tiro da tre punti realizzato a Reggio Emilia da Jonathan Gibson sul filo di sirena, con l’azione che concludeva la sua peggiore prestazione del campionato, fatta di percentuali al tiro disastrose (2/6 da due e 1/3 da tre), incrementata da quattro palle perse, da quattro falli fatti, da 16 minuti di panchina e di soli 6 punti realizzati fino a quella folle invenzione che ha dato la vittoria all’Enel Brindisi.