Anche detonatori con radiocomando, e inneschi realizzati in maniera più rudimentale, sono stati rinvenuti e sequestrati dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana. Quattro le persone arrestate
Oltre 100 panetti di esplosivo sono stati trovati sulla spiaggia della marina di Torchiarolo, all'interno di un sacco di concimi. Analogo ritrovamento era stato fatto lo scorso 8 dicembre
Il 19 dicembre un ordigno esplosivo danneggiò la villetta del comandante della stazione dei carabinieri di San Donaci, Francesco Lazzari: Benito Clemente e Antonio Saracino accusati dell'attentato. Esplosivo comprato da un leccese
Le immagini della distruzione dei 21 chili di esplosivo trovati dai carabinieri della compagnia di Brindisi sulla spiaggia di Lido Presepe, marina di Torchiarolo
I carabinieri hanno scoperto un sacco contenente 105 panetti di tritolo del peso di 200 grammi l'uno. Sul posto, per la messa in sicurezza dell'area, si sono recati gli artificieri del comando provinciale di Lecce.
FRANCAVILLA FONTANA - Tritolo, mescolato a nitrato di ammonio e trucioli in legno, assemblati in due bombe che secondo l’accusa e ora anche il Tribunale di Brindisi erano di Cosimo Rochira e di Giancarlo Rochira, fratelli francavillesi che sono stati condannati rispettivamente a 3 anni di reclusione e a 1 anno e 8 mesi.
SQUINZANO – Tutti pronti per l’uso, con i fori per l’inserimento dei detonatori già praticati, avvolti in un vecchio sacco di plastica per concimi con la scritta “Enichem Agricoltura”. Ma è tutto da accertare se le 253 saponette di tritolo trovate per caso stamani sulla spiaggia di Torre Rinalda, in territorio di Squinzano, siano stati portati sul posto da elementi della criminalità locale, o se non arrivino, invece, diritto dall’Albania, nella corrente senza fine di droga, armi e clandestini che scorre nuovamente con grande intensità nel Canale d’Otranto.
SAN MICHELE SALENTINO – Un chilo di tritolo posizionato sull’uscio del bar “Marconi”, in pieno centro a San Michele Salentino. Avvertimento inquietante, quello che la malavita ha indirizzato ai titolari di una tra le più frequentate caffetterie del paese. Un pacco bomba che i gestori dell’esercizio commerciale si sono visti recapitare nel cuore della notte. All’alba il ritrovamento, ad opera del personale di servizio, che, insospettito dall’involucro ma non ipotizzando che potesse trattarsi di esplosivo, ha consegnato il potenziale ordigno nelle mani dei militari della locale Stazione dei carabinieri, che aprendo la scatola, si sono invece resi conto del quantitativo e del tipo di sostanza esplodente contenuta all’interno della stessa.