Due tunisini ricercati arrestati dalla polizia nel Cpr di Restinco
Attività di indagine di Ufficio Stranieri e Squadra Mobile sugli ospiti del Centro per il Rimpatrio
Attività di indagine di Ufficio Stranieri e Squadra Mobile sugli ospiti del Centro per il Rimpatrio
MANDURIA - La nave traghetto Clodia, della Grimaldi lines, partita ieri sera da Lampedusa, arriverà domani mattina alla base navale di Mar Grande a Taranto della Marina militare. A bordo ci sono 1040 immigrati tunisini. Non si conosce ancora la tendopoli di destinazione degli immigrati, ma tutto lascia supporre che possa essere quella di Manduria, dove l’attuale disponibilità è di circa 1500 posti. Se così fosse a partire della mattinata di domani assumerebbe forma e sostanza un copione già visto: spola di pullman da Taranto al campo allestito lungo la provinciale che collega Oria e Manduria. Con l’unica differenza che il viavai andrebbe ad inserirsi all’interno di uno scenario già incandescente da giorni. Cresce il timore che la struttura possa davvero rischiare il collasso, con tutte le conseguenze che questo comporterebbe anche sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma tant’è. E l’alba è vicina.
MANDURIA - Un pentola pronta a esplodere. L’aria attorno alla tendopoli di Manduria si fa ogni ora più pesante. Attorno al Centro sale la tensione e le forze dell’ordine, costrette a fronteggiare l’emergenza, sono impegnate a ristabilire l’ordine nel campo profughi. Ma la situazione è incandescente. “Fuggiamo perché abbiamo fame e qui non c’è da mangiare”, avrebbero raccontato alcuni emigranti, quasi a giustificare l’allontanamento dal Centro. Un problema in più, quello dei pasti insufficienti, che si aggiunge alla già complessa gestione di un’area inadeguata ad ospitare il fiume umano di profughi provenienti da Lampedusa. E così è il caos. Un immigrato ospite della tendopoli ha tentato di darsi fuoco per protesta ma è stato bloccato dagli agenti. Nel confusione provocata dall'episodio un funzionario della polizia, il dirigente dell'ufficio immigrazione della questura di Taranto, Antonio Calcagni, è rimasto colpito al volto dal cancello d'ingresso della tendopoli rimanendo ferito. Il funzionario è stato medicato nell'ospedale di Manduria, dove gli sono stati praticati due punti di sutura. Un altro migrante si è arrampicato su un albero e ha minacciato di impaccarsi.