Andos Brindisi all'udienza di Papa Francesco con le donne pugliesi
Esperienza emozionante per la delegazione di 37 socie e amiche che si erano aggregate all'iniziativa della Komen
Esperienza emozionante per la delegazione di 37 socie e amiche che si erano aggregate all'iniziativa della Komen
BRINDISI - L’udienza? Tra Apani e Guna Beach, con tanto di giudice civile in spiaggia per prendere visione dello stato dei luoghi e valutare se effettivamente fosse sbarrato l’unico sentiero che consente l’accesso al mare ai bagnanti.
BRINDISI – Giovanni Vantaggiato è un freddo, ragionatore e pericoloso soggetto propenso a delinquere sino al punto da agire puntando alla strage, oppure quando ha programmato, preparato per settimane e poi attuato l’attentato del 19 maggio 2012 non era nelle condizioni di intendere e di volere?
BRINDISI - Nuovo certificato medico con prognosi di trenta giorni, e slitta ancora (per la quarta volta consecutiva) l'audizione di Cosimo Parato, prima vittima di Vanni il bombarolo. Ma in aula non arriva neppure il bomber di Copertino.
BRINDISI – Cosimo Parato questa volta si presenta in aula, per la ottava udienza del processo collegato alla strage del 19 maggio del 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, ma anche all’attentato in cui egli stesso doveva morire, secondo il progetto di Giovanni Vantaggiato. Tuttavia è una comparizione quasi di cortesia, perché il teste e parte lesa dice al pm che non può trattenersi oltre, proprio a causa delle conseguenze fisiche dovute a quella vicenda, saluta e se ne torna a casa.
BRINDISI - Stamani, alla sesta udienza per la strage del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, sarà proiettata in aula la ricostruzione quadrimensionale dell'attentato, sulla base dei rilievi effettuati nei giorni successivi dal personale del laboratorio centrale di Polizia scientifica di Roma assieme ai colleghi di Brindisi e Bari. Ma non era questo l'unico punto di particolare interesse del dibattimento odierno. Era anche attesissima la deposizione della vittima di un precedente attentato, quello del 24 febbraio 2008 a Torre S.Susanna, Cosimo Parato.
BRINDISI – Drammatica in alcuni passaggi, e portatrice di interrogativi in altri, questa mattina al processo per la strage del 19 maggio 2012, e per l’attentato del 24 febbraio 2008 a Torre S. Susanna, la deposizione di Maria Carmela Ursini, moglie di Cosimo Parato, l’ex socio che Vantaggiato voleva uccidere con una bici-bomba senza riuscirvi, ma ferendolo in maniera gravissima. La teste ha raccontato sia dell’attentato che delle indicazioni precise che il marito, appena fu in grado di parlare diede ai carabinieri circa le responsabilità di Giovanni Vantaggiato nei fatti.
BRINDISI – Non si dissolve il mistero dell’uomo che nel cuore della notte tra il 18 e il 19 maggio 2012 fu notato mentre spostava un cassonetto davanti alla scuola Morvillo Falcone, mentre tutti i testi hanno invece riconosciuto Giovanni Vantaggiato nel fotogramma della registrazione di una telecamera effettuata poco prima dello scoppio della bomba. Il dubbio su chi fosse l’individuo che trascinava il cassonetto è ancorato alla deposizione di Francesca Pietrafitta, che come l'altro teste Antonio Lioce si trovava in auto nei pressi del piazzale della scuola attorno all’1,30 del 19 maggio.
BRINDISI - Il presidente della Corte d'Assise di Brindisi, Domenico Cucchiara, ha dovuto chiedere a Giuseppina Marchello di scoprire il volto, perchè la moglie di Giovanni Vantaggiato si è presentata alle 9,30 al banco dei testimoni coperta da un cappello a da una sciarpa, così come era arrivata in tribunale stamani, da sola, probabilmente per non farsi riconoscere. "Per favore", ha chiesto a sua volta la teste, per evitare di mostrarsi. Ma ovviamente ha dovuto sollevare la sciarpa perchè i giudici potessero identificarla.
BRINDISI - Comincia una nuova udienza del processo per la strage del 19 maggio 2012 davanti all'Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi. Chiamata a deporre stamani la moglie di Giovanni Vantaggiato, Giuseppina Marchello, originaria della provincia di Avellino e formalmente amministratrice della Marchello Carburanti Sas, l'impresa di famiglia. Le anticipazioni della vigilia dicono che sceglierà di avvalersi della facoltà di non rispondere.
BRINDISI – E’ un giorno di testimonianze importanti, al processo per la strage del 19 maggio 2012 all’Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi. Oltre quelle delle sorelle Vanessa e Veronica Capodieci ci sono tre persone che devono raccontare degli acquisti di congegni elettronici da parte di Giovanni Vantaggiato, e del commercio di gasolio per usi agricoli e riscaldamento, in cui si anniderebbe il movente dell’attentato. Non mancano le titubanze da parte di alcuni dei testi, e le contestazioni soprattutto delle parti civili per talune dichiarazioni considerate difformi da quanto affermato davanti alla polizia giudiziaria.
BRINDISI – E’ Vanessa Capodieci che apre la quarta udienza del processo per la strage della scuola Morvillo Falcone. L’attentatore è assente anche oggi, a Vanessa e Veronica viene risparmiato l’impatto con l’uomo che ha tentato di uccidere loro e altre compagne, e che ha ucciso invece Melissa Bassi. Vanessa, che come la sorella non consente di essere ripresa e fotografata, ricorda tutto perfettamente. E ricostruisce i terribili secondi dell’esplosione avvenuta alle 07,42 del 19 maggio 2012.
BRINDISI – E’ stato il momento più duro per Rita Bassi, la mamma di Melissa, la deposizione di Federica Calabretti, la passeggera di un pullman proveniente da Perugia e arrivato a Brindisi pochi istanti prima dell'esplosione. La giovane testimone ha descritto la scena dell’attentato: "C'erano corpi carbonizzati, c'era Selena che veniva verso di me e gridava: Melissa, Melissa". La madre della giovanissima vittima ha chinato il capo, sostenuta dal marito Massimo.
BRINDISI – La terza udienza del processo per la strage del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi comincia, come preannunciato dal suo difensore, Franco Orlando, con la gabbia dell’imputato vuota. Giovanni Vantaggiato stenta a presenziare al processo, aveva fatto sapere la difesa, perché è psichicamente e fisicamente non al pieno della sue facoltà. "Anche questa è tutta una strategia", ha detto prima dell’inizio dell’udienza Selena Greco, una delle compagne della sedicenne rimasta uccisa nell’attentato, Melissa Bassi, rimasta gravemente ferita con altre studentesse.
BARI - La Corte Costituzionale ha deciso di riunire i due ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato presentati dalla procura di Taranto sulle norme cosidette "salva Ilva". Sulla ormai non lontana decisione della Consulta, l'udienza sulla ammissibilita' dei ricorsi si terra' il 13 febbraio prossimo, è intervenuto oggi con una nota l'assessore regionale alla Qualità dell'ambiente, Lorenzo Nicastro, che parteciperà il 30 e 31 gennaio ai lavori del workshop internazionale che si tiene a Bruxelles, organizzato dalla Commissione Europea e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
BRINDISI – La premessa ha il sapore di un presagio: ci sono intercettazioni che dimostrerebbero che Giovanni Vantaggiato sta mettendo in atto una strategia per uscire di galera, per non affrontare il processo e per fingersi pazzo, ha esordito il presidente della Corte d’Assise di Brindisi, Domenico Cucchiara (a latere Francesco Aliffi) al momento della lettura dell’ordinanza. Le trascrizioni, fatte con una perizia, vanno acquisite agli atti, tanto per cominciare.
BRINDISI – Anche la Regione Puglia aggiunge la propria alle altre richieste di costituzione di parte civile avanzate da enti, associazioni e produttori agricoli al processo per i danni causati alle colture dalla dispersione delle polveri dal carbonile scoperto della centrale Enel di Cerano. La richiesta della Regione è stata depositata stamani dall’avvocato Marcello Falcone, presidente della Camera penale brindisina, in apertura della terza udienza del processo cominciato il 12 dicembre scorso, che vede imputati 13 dirigenti e quadri Enel e due imprenditori locali.
BRINDISI - L’accusa conferma le richieste: confisca per le villette del villaggio di Acque chiare e condanna per i quattro imputati. Le parti civili ribattono, puntando ancora una volta sulla buona fede dei proprietari delle case del complesso di contrada Torre Testa che è stato ritenuto da una sentenza di primo grado il frutto di una lottizzazione abusiva.
BRINDISI – Iraklis Haralambidis non ha più mezzi di sostentamento, poiché a suo tempo aveva rinunciato alla cattedra presso l’Università Erasmus di Rotterdam, e da metà giugno non riceve ovviamente indennità dall’Autorità Portuale di Brindisi, essendo stata annullata la sua nomina dal Tar di Lecce. Perciò oggi i suoi avvocati, in attesa della sentenza che sarà depositata tra alcune settimane, hanno chiesto alla quarta sezione del Consiglio di Stato la sospensione della stessa sentenza del Tar salentino.
BRINDISI – E’ arrivato stamani davanti alla quarta sezione del Consiglio di Sato il ricorso opposto dall’ex presidente dell’Autorità Portuale di Brindisi, Iraklis Haralambidis, alla sentenza del 17 giugno scorso del Tar di lecce, che ne aveva annullato la nomina sostanzialmente perché l’interessato, non essendo cittadino italiano, non poteva ricoprire incarichi che presuppongo la possibilità di assumere decisioni economiche strategiche per l’economia nazionale.
BRINDISI - La dispersione di polveri di carbone ha provocato senz'altro, secondo l'accusa rivolta a 13 dirigenti Enel e a due imprenditori di Brindisi, il danneggiamento dei terreni vicini al nastro trasportatore. Il nodo da sciogliere, per l'ammissione delle parti civili, è un altro. In seguito ai reati di getto pericoloso di cose e danneggiamento, c'è stato anche un danno ambientale più generale al territorio? I difensori degli imputati sostengono che non sia questa una tesi condivisibile.
BRINDISI – Dal punto di vista della cosiddetta ragion politica, l’assenza del Ministero dell’Ambiente oggi all’udienza di apertura per la dispersione delle polveri di carbone dalla centrale Enel di Cerano, non desta scandalo. Dal punto di vista del diritto di un territorio ad un ambiente salubre, e quindi ad ottenere il massimo delle tecnologie mitigatrici da una grande società – che è il nocciolo della vicenda – il silenzio del ministro Corrado Clini sul caso è assordante. Perché l’apertura del resoconto della giornata con questa notizia? Perché il Ministero dell’Ambiente è al primo posto nell’elenco delle parti offese depositato dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza. L’avvocatura dello Stato farebbe comunque in tempo a presentarsi alla prossima udienza, quella del 7 gennaio 2013.
BARI – Arrivata la sentenza per il governatore della Puglia: Nichi Vendola è stato assolto perché il fatto non sussiste. Nell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Bari sulla sanità, il pm aveva chiesto per il presidente Vendola venti mesi. Vendola che stamane era in aula, nei giorni scorsi aveva dichiarato che in caso di condanna sarebbe uscito dalla vita politica.
BRINDISI – Due mesi ancora, poi si saprà se Iraklis Haralambidis è definitivamente fuori dall’Autorità portuale di Brindisi, o se sarà reintegrato. La quarta sezione del Consiglio di Stato ha infatti fissato per l’8 gennaio 2013 l’udienza di merito sul ricorso del professore ellenico di Economia marittima la cui nomina a presidente dell’ente portuale brindisino era stata annullata dalla prima sezione del Tar di Lecce, con sentenza depositata il 17 luglio scorso.
FASANO - Sono passati quattro anni dalla “strage dei nonni” e la vicenda giudiziaria va ancora avanti: è infatti iniziato stamani a Lecce il processo d’Appello sull’incidente stradale che si verificò a Fasano, lungo la 172 dei Trulli, il 3 luglio del 2008. Morirono sei persone: il conducente di un Tir e alcuni anziani che viaggiavano a bordo di un pullman e stavano rientrando ad Alberobello dopo aver trascorso la mattinata alle Terme di Torre Canne. Più di quaranta pensionati rimasero feriti.