BRINDISI – Gli indignados di Madrid hanno detto che i giovani italiani dormono? Beh, i giovani italiani sono saliti sui tetti prima che loro mettessero le tende in piazza, e oggi sono scesi in campo a centinaia di migliaia in tutto il Paese per difendere ancora la scuola pubblica, il diritto allo studio e al lavoro. Un movimento che si è rivelato forte e stabile, e capace di produrre espressioni di dissenso politico e culturale pacifiche ma non certo meno efficaci. Come la cassetta-promemoria consegnata dai ragazzi dell’Uds stamani al presidente della Provincia, Massimo Ferrarese.
BRINDISI - Riprendono, con la riapertura delle scuole, anche le vertenze tra studenti, in segnati e personale Ata da un lato, e governo nazionale e amministrazioni regionali dall'altro. L'Unione degli Studenti della provincia di Brindisi organizza il 7 ottobre 2011, in occasione della mobilitazione nazionale "Ora i conti li fate con noi", una grande manifestazione provinciale: il corteo partirà alle ore 9 da piazza Crispi (stazione ferroviaria) a Brindisi, e si concluderà in piazza Vittoria.
BARI – Sono stati calati da scuole e monumenti delle città in cui è partita la manifestazione dell’Unione degli Studenti Puglia striscioni di lancio della Manifestazione Nazionale Studentesca del 7 ottobre prossimo e per ribadire che il diritto allo studio non bisogna calpestarlo.
OSTUNI - In piazza nel pomeriggio di oggi a Ostuni i ragazzi dell'Unione degli Studenti per un flash mob in difesa dell'acqua pubblica. "Si avvicina il referendum in cui gli elettori saranno chiamati a esprimere due voti (preferibilmente due sì) per l’acqua pubblica e due contro il nucleare; tale referendum - scrivono gli studenti dell'Uds di Ostuni - nasce dalle firme (un milione e quattrocentomila) che i cittadini –sensibili ai problemi ambientali- hanno raccolto. Purtroppo, andando questo nobile proposito contro le meno nobili intenzioni del governo, l’obiettivo comune dei pro-nucleare e di quanti vogliono privatizzare l’acqua è quello di non far raggiungere il quorum, stabilendo date diverse per il referendum e le elezioni comunali".