GROTTAGLIE - Anche imprenditori della vicina provincia di Brindisi nel libro mastro dell'ennesimo service usuraio a tassi sino al 180 per cento, scoperto a Grottaglie dai finanziari della compagnia di Martina Franca.
SAN VITO DEI NORMANNI - Il centrosinistra di San Vito dei Normanni chiede la costituzione di parte civile del Comune nei processi “contro le attività criminose di stampo mafioso, racket e usura consumate nel proprio territorio comunale”, e sull’argomento chiede la convocazione urgente di un consiglio comunale straordinario. La questione, quella vera, nemmeno menzionata nella proposta di delibera, è fra le righe. C’entra con la difesa assunta da parte del sindaco di centrodestra Alberto Magli, in qualità di legale, del presunto usuraio Francesco Bello, 76enne arrestato in flagranza dai carabinieri nei giorni scorsi. Delle due l’una, secondo la più elementare delle regole processuali: se il percorso virtuoso indicato dalle forze di opposizione dovesse trovare accoglimento nel consiglio, comporterebbe l’incompatibilità della costituzione di parte civile con gli incarichi professionali assunti in qualità di liberi professionisti da parte di chiunque occupi un ruolo istituzionale. Sindaco compreso.
SAN VITO DEI NORMANNI – Convalidato l’arresto del 74enne Francesco Bello, arrestato nella giornata di ieri per usura, e assegnato ai domiciliari, così come sollecitato dal suo difensore, avvocato Alberto Magli, sia perché sta collaborando, svelando i retroscena di anni di usura della “Ciccio Bello Bank” della quale è stato amministratore unico, sia per questione di età: tra qualche mese compie 75 anni, e per motivi di salute. E c’è anche da aggiungere che tra le cause che hanno deposto a favore dei domiciliari c’è lo stato di incensuratezza di Francesco Bello che nascondeva abilmente dietro il suo lavoro di negoziante di ferramenta, una florida attività di usura.
SAN VITO DEI NORMANNI – E’ finito in manette subito dopo avere intascato quattro banconote da cento euro l’una, pari all’interesse mensile del 3% praticato su un prestito di 33mila euro ad un imprenditore edile. L’arresto è il 76enne Francesco Bello, conosciuto come Ciccio Bello, proprietario di un negozio di ferramenta in via Regina Elena, civico numero 2. Non ha avuto scampo. Le banconote che i carabinieri gli hanno trovato in tasca pochi minuti dopo che l’imprenditore edile aveva lasciato il negozio, erano le stesse che gli investigatori poco prima di essere consegnate al presunto usuraio avevano fotocopiato. L’anziano, sul quale da tempo i carabinieri stavano lavorando senza però riuscire a trovare conferme, una volta in caserma, e messo alle strette, ha ammesso le proprie responsabilità.