Abile taccheggiatrice incastrata dalla videosorveglianza
Identificata una donna di San Vito per due furti a Francavilla e uno a San Michele. Indagini su altri casi
Identificata una donna di San Vito per due furti a Francavilla e uno a San Michele. Indagini su altri casi
Scoperto e denunciato dai carabinieri un bracciante di Brindisi che aveva agito nottetempo, per vecchi rancori
CELLINO SAN MARCO – Quando il 28 settembre scorso si introdussero con la forza in casa di un'anziana signora e le strapparono la collana in oro dal collo non misero in conto che i loro volti sarebbero stati ripresi dalle telecamere del sistema di video sorveglianza installate davanti all'ingresso della vicina Banca Popolare Pugliese di piazza Mercato, e che la vittima, poi, seppur molto anziana, li avrebbe riconosciuti nelle registrazioni.
MESAGNE –Un episodio dei tanti che nelle ultime settimane ha rinchiuso la tranquillità in un pugno. Un ennesimo incendio di auto che però questa volta porta nome e cognome. Angelo Calia, di 26 anni del posto, è stato scoperto dalla polizia di Mesagne, quale autore dell’incendio doloso di una Fiat Tipo, rubata poco prima, lo scorso 30 aprile in via Federico II Svevo. Grazie alle telecamere sulla stessa via, l’uomo è stato riconosciuto perché già nelle liste degli investigatori per altri reati.
ORIA – Grazie al sistema di videosorveglianza di un’abitazione, due furbetti sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Oria in collaborazione con quelli di Erchie e del comando provinciale di Brindisi, per il furto avvenuto l’11 gennaio scorso in via Manduria ad Oria. L’arresto, su ordinanza di custodia cautelare in carcere, è stato notificato ad Antonio Mazza e Alessandro Castrovillari, rispettivamente di 40 e 24 anni. Entrambi, attualmente, si trovano presso il carcere di via Appia a Brindisi e dovranno rispondere di furto in abitazione in concorso.
Attentato incendiario, la sera del 26 luglio 2011, all'abitazione di un imprenditore di Mesagne. La Sacra corona unita locale ha subito due gravi colpi a fine 2010, ma qualcuno sta ricostruendo la rete estorsiva e agisce anche con poche cautele. le videocamere riprendono la scena, il commissariato di polizia trova conferma ai propri sospetti, identifica e denuncia i due autori del raid.
ORIA – Avrebbe dovuto essere il nuovo baluardo contro la criminalità, invece non riesce nemmeno a difendere se stesso. “Grande fratello” in disgrazia ad Oria, non solo orbo ma perfino soggetto a furti. Sono 7 su 56 le telecamere che costituiscono l’impianto di videosorveglianza rubate ad Oria, e il colmo dei colmi è rappresentato dal fatto che gli autori del furto potrebbero non essere mai rintracciati dal momento che gli occhi elettronici non funzionavano nemmeno.