BRINDISI – Cinzia Angolano, Andrea Torino e Antonella Negro scarcerati. In cinque tacciono, gli altri tre si giustificano. Si conclude così il primo atto dell’interrogatorio di garanzia degli otto vigilanti dell’Ivri sorpresi, secondo l’accusa, ad alleggerire i bagagli dei passeggeri in transito all’Aeroporto del Salento. Con un debole per i cinesi. Ed è proprio il canale cinese uno dei punti di forza sfoderato dalla difesa a sostegno dei principali indagati: Massimo Devicienti, 45 anni, di Mesagne, e Domenico Muccio, 32 anni, di Brindisi, fanno cena muta di fronte al giudice per le indagini preliminari Valerio Fracassi.
BRINDISI – Saranno sottoposti lunedì prossimo ad interrogatorio di garanzia gli otto vigilanti dell’Ivri arrestati per l’accusa di peculato. Massimo Devicienti (44 anni) e Claudio Malvaso (33 anni) entrambi di Mesagne, e i brindisini Domenico Muccio (32 anni), Donato Tasco (46anni), Antonio Binetti (37 anni), Cinzia Angolano (33anni), Andrea Torino (24 anni), Antonella Negro (26 anni) dovranno spiegare alla presenza dei propri legali la loro verità dei fatti.
BRINDISI – E’ sdegno in aeroporto dopo l’arresto degli otto vigilanti dell’Ivri dai quali prendono le distanze sia l’azienda, sia l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola. “Esprimo vivo apprezzamento per il lavoro svolto dagli organi di Stato preposti all’accertamento di eventuali reati da noi puntualmente segnalati”: poche, stringate ma significative parole da parte di Di Paola. Un danno d’immagine, ma pure la conferma che la legalità è garantita anche nell’aeroporto che lo scorso anno è stato il migliore nella sua fascia a livello europeo. I vigilanti infedeli, intanto, sono stati scaricati anche dall’Ivri che attraverso l’amministratore delegato Italo Soncini, assicura massima collaborazione alle autorità.
BRINDISI – Una sconcertante insensibilità di ruolo. Una palese inosservanza delle procedure previste per il controllo dei bagagli in aeroporto (normativa internazionale: si aprono solo alla presenza del proprietario e della polizia, se c’è un oggetto sospetto) ed una coscienza giuridica e morale che non c’è. Attraverso intercettazioni ambientali, videocamere e microspie, otto brindisini (due di Mesagne) che rivestono incarico di servizio pubblico e appartenenti all’istituto di vigilanza Ivri, sono stati arrestati questa mattina perché s’impossessavano di denaro, gioielli, cosmetici e tutto ciò che poteva essere a loro utile, dall’interno dei bagagli nell’Aeroporto del Salento, nella zona “Bhs” – adibita ai controlli dei bagagli stiva.
BRINDISI – “E’ una camera! C’è la camera. Chissà da quanto. Sono fottuto”. Così cominciò nel cuore dell’estate 2011 la disfatta dell’anonima svuota bagagli che operava (chissà da quanto, appunto) nella sala del sistema Bhs, quello che consente di analizzare il contenuto delle valigie dei passeggeri degli aerei. Ma ormai era troppo tardi. Negli hard disk della Polizia di Frontiera di Brindisi c’erano quasi due mesi di registrazioni, con una montagna di prove. Da farci un film: dalle dispute per avere una quota maggiore del bottino perché c’era il diritto di “individuazione”, sino alla scena di disperazione poc’anzi descritta, sino all’esultanza per la scoperta di una grossa cifra di denaro, e persino alle lunghe confessioni tra colleghi e alle autofustigazioni dopo la scoperta di essere stati scoperti. Il problema è che questi signori (e due signore) erano e sono – non si sa sino a quando – guardie giurate del servizio di sicurezza dell’Aeroporto del Salento. Ora sono agli arresti domiciliari.
Aeroporto del Salento, Brindisi: l'ennesima scoperta di una catena di furti nei bagagli dei passeggeri, ma questa volta i ladri sono otto vigilantes dell'istituto Ivri, incastrati dalle microcamere e dai microfoni spia piazzati in sala controllo dalla Polizia di Frontiera. Sono bastati due mesi di indagini per giungere agli arresti. Il servizio al controllo bagagli era ambito, si litigava. Quando è stata scoperta una delle microcamere la musica è cambiata: in quel posto non voleva andarci a lavorare più nessuno.
BRINDISI – La scena è la stessa già vista a Milano e Roma, ma qui chi maneggia i bagagli dei passeggeri, li apre arbitrariamente e si impossessa di oggetti di valore porta una divisa da guardia giurata. Non sapevano di essere ripresi in ogni loro azione, otto vigilantes dell’Ivri, che ha l’appalto della security nell’Aeroporto del Salento di Brindisi; non sapevano che le loro conversazioni erano contemporaneamente registrate. Video più colloqui formano una prova schiacciante che ha indotto il giudice delle indagini preliminari ad emettere otto ordinanze di custodia cautelare, con la concessione però degli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti dipendenti dell’istituto privato.
SAN PANCRAZIO – Tentano l'assalto al furgone carico di sigarette, ma il colpo fallisce per la reazione del personale dell'istituto di vigilanza addetto alla guida del convoglio. Sono le 9.30 del mattino circa quando due auto tentano l'imboscata ai danni del furgone proveniente dai depositi dei Monopoli di Stato di Manduria carico di sigarette e diretto a San Pancrazio Salentino.