Taf, a verbale le polveri. E spunta pure l'esposto: “Rimossi solo i resti ferrosi”
CEGLIE MESSAPICA - A un mese esatto dall’incendio che il 3 marzo scorso distrusse il deposito della Taf, imponente azienda di import-export di pneumatici di Ceglie Messapica, il rapporto dell’Arpa rassicura: la nube tossica che si è levata sulla città da via degli Emigranti, non ha prodotto contaminazioni di sorta né sui terreni né nel centro abitato. Tutto tranquillo dunque, tranne che per i residenti della zona industriale che hanno scritto al Comune sollecitando l’intervento della polizia municipale. Secondo la relazione consegnata dagli agenti al sindaco Luigi Caroli ma anche alla Procura della Repubblica, “i residui della combustione sono ancora presenti sia nel piazzale di pertinenza che nella parte di stabile interessato all’incendio”, con tutto quel che ne consegue in termini di sollevamento delle polveri sottili.