Nella tarda serata di lunedì 27 aprile, alle 23.30, il personale è intervenuto in contrada Santoscalone nella residenza estiva di proprietà di una famiglia inglese
Arrestato per violazione di domicilio, violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale e denunciato per possesso ingiustificato di oggetti e cose atti ad offendere
Il gip ordina prosecuzione indagine per omissione di atti d’ufficio dopo esposto di uno dei proprietari delle villette. Intanto Abaco chiede pagamento Imu
Domani sentenza per i 150 imputati che si sono avvalsi della prescrizione ritenuta tardiva. Il procuratore generale chiede la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale: “Necessario raccogliere eventuali elementi di prova a favore degli imputati per una decisione sulla confisca”
Il procuratore generale ha chiesto di replicare ai difensori di 154 proprietari: scontro sulle ultime pronunce della Cassazione in tema di prescrizione
VILLA CASTELLI - Sono ventitré villette che fanno parte di una presunta lottizzazione abusiva a Villa Castelli che è composta in tutto da 31 immobili. Otto sono state sottoposti a sequestro con provvedimento del gip nell’aprile 2013 dalla guardia finanza, per quel che riguarda i sigilli alle altre si dibatte ancora.
VILLA CASTELLI - Il pm insiste: “Tutte le villette vanno sequestrate”. E fa appello contro la decisione del gip che non ha disposto il sequestro di gran parte delle abitazioni di lusso che in teoria avrebbero dovuto essere residenze agricole del tutto spartane che si trovano in agro di Villa Castelli. Il Tribunale del Riesame di Brindisi deciderà il 7 dicembre prossimo.
MELENDUGNO – Il caldo non li ha preoccupati più di tanto, malgrado la loro età, 60 e 66 anni, anche perché se avessero trovato un climatizzatore adatto alle loro esigenze, magari, avrebbero portato via pure quello, oltre ai pc portatili, televisori, contanti e altri oggetti utili. Antonio Dimonte e Oronzo Pagliara – entrambi già noti alle forze dell'ordine – originari di Cellino San Marco, sono stati arrestati ieri dai carabinieri di Meledugno per furto in alcune villette vacanza nella zona di Torre dell'Orso. I due uomini ora si trovano agli arresti domiciliari a disposizione dell'autorità giudiziaria.
CAROVIGNO - Sulla carta risultavano depositi di attrezzi agricoli. In realtà erano delle villette dotate di ogni comfort: dalla piscina agli spazi adibiti a verde per trascorrere una spensierata e rilassante vacanza. Scattano i sigilli e le denunce in contrada Bufalaria a Carovigno ad opera del Comando Stazione Forestale di Ostuni in seguito ad una complessa attività di indagine condotta di concerto col sostituto Procuratore della Repubblica del tribunale di Brindisi, Marco d’Agostino. I sequestri, avvenuti il 19 aprile scorso riguardano al momento tre villette dell'estensione di circa 150 metri quadri, ma l'inchiesta della procura non è chiusa e presto potrebbe riservare nuovi e ben più significativi colpi di scena.
CAROVIGNO - Avrebbero ospitato centinaia di turisti le ville a vocazione realizzate in una zona a vocazione strettamente agricola, ubicate nell’immediato entroterra della borgata costiera di Specchiolla, in contrada Bufalaria, territorio del comune di Carovigno (BR), se non fossero state poste sotto sequestro dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Ostuni, il 19 aprile 2012, su delega del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Brindisi, Marco d’Agostino.
MESAGNE – Era targata Brindisi la banda della Panda gialla che imperversava da una quarantina di giorni nella campagne di Mesagne, formata da quattro noti personaggi della malavita del capoluogo e – appunto – da una utilitaria non solo dal colore che non poteva passare inosservato, ma che era anche in affitto. E se la faccenda del colore si è rivelata una fesseria per i quattro svaligiatori di villette, l’altro particolare rappresenta invece un accorgimento per ritardare l’eventuale identificazione attraverso la società di autonoleggio, e far decorrere così la flagranza del reato.
OSTUNI - Vecchie colate di cemento, tra la terra e il mare. Pendente dinanzi alla Giustizia amministrativa il destino di un agglomerato di villette a ridosso della spiaggia dei Camerini: fabbricati sorti nei primi anni ’30 e poi oggetto di interventi di ristrutturazione e redistribuzione dei volumi nei primi anni ‘70. Per tutti la vicenda penale è già stata da tempo archiviata. In ballo gli aspetti amministrativi e civili. Opere ultradecennali, dunque, che sopralluoghi eseguiti dal personale della Capitaneria di Porto di Brindisi, sulla scorta dell’aggiornamento del Sid (Sistema informativo demanio), avrebbero appurato essere inglobate in parte lungo una fascia di territorio demaniale. Da qui l’ordine di abbattimento che incombeva sulle singole costruzioni. E il Consiglio di Stato, si è espresso su uno degli ultimi ricorsi riferenti alla diatriba.