“Vantaggiato non poteva sbagliare”
BRINDISI – Hanno misurato i dati antropometrici dell’attentatore, ne hanno stabilito i movimenti negli ultimi minuti e quelli della notte precedente usando registrazioni di videocamere, utente telefoniche e software avanzati. Anche se Giovanni Vantaggiato non avesse confessato, non sarebbe sfuggito alle sue responsabilità. Ma da tutto questo lavoro non si ricava invece la presenza di un complice. Se c’era, non ha agito forse negli stessi istanti. Lo ha raccontato oggi alla sesta udienza del processo per la strage alla scuola Morvillo Falcone un funzionario dello Sco della Polizia di Stato, Vincenzo Nicolì.