Il maresciallo si difende: "Mi volevano uccidere, e sono stato arrestato"
BRINDISI – “Mi volevano uccidere e invece sono stato arrestato”. Vito Maniscalchi, maresciallo dell’Arma dei carabinieri pronuncia queste parole tra le lacrime. Un omone grande e grosso, abituato ad un lavoro duro come può essere quello dei carabinieri, cede all’emozione e al dolore per la vicenda che lo coinvolge assieme ai suoi superiori e a colleghi dell’Arma. Una vicenda, secondo l’accusa, di falsi verbali, di un attentato inventato (contro Maniscalchi dovevano lanciare una o due bombe a mano), arresti arbitrari.