Consiglio provinciale: due seggi in più al centrosinistra, i consiglieri eletti
Concluse le operazioni di spoglio. Sette seggi alla lista di centrosinistra, cinque a quella di centrodestra. Affluenza del 90,73 per cento
Concluse le operazioni di spoglio. Sette seggi alla lista di centrosinistra, cinque a quella di centrodestra. Affluenza del 90,73 per cento
Hanno votato 284 consiglieri comunali sui 313 aventi diritto. Spoglio iniziato subito dopo la chiusura delle urne
Si prova un certo fastidio a leggere la piega che ha preso, dopo il voto, il dibattito tra i partiti e quello in atto nel PD. Si continua con recriminazioni, rivalse, ricerche di responsabilità. Eppure di valutazioni da fare e di insegnamenti da ricevere il risultato elettorale è ricco
Si è rivelata in calo rispetto alle precedenti elezioni comunali, alla fine della lunga giornata di accesso ai seggi, la percentuale dei votanti nei quattro comuni del Brindisino chiamati al voto
Un mega "misunderstanding". Un equivoco, quello generato dalla permanenza dell'ex assessore e consigliere Giuseppe Miglietta, divenuto nel tempo privo di alcun ruolo istituzionale, nell'assemblea consortile dell'Asi in rappresentanza del sindaco di Brindisi.
LECCE - Ieri mattina si sono concluse le elezioni universitarie per il rinnovo del Cnsu (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari). Al termine dello scrutinio la lista di Link Lecce è risultata prima.
In una intensa scena di Taxi Driver, il protagonista del film, Robert De Niro, allunga le gambe dalla sedia a sdraio dove è seduto e fa cadere molto lentamente a terra la televisione che sta guardando. Questa scena descrive la muta lenta inarrestabile crescita di un sentimento di insopportabilità.
BRINDISI – Parlare di “vendette personali” per rispondere alla critiche e alle riflessioni di chi tenta di leggere le ragioni della sconfitta elettorale del Pd a Brindisi il 24 e 25 febbraio, vuol dire non fare i conti con la storia, che è fatta di dati precisi. Il Partito democratico brindisino è in piena rotta in tutta la città e in tutti i quartieri, dissipando non solo metà dell’elettorato delle precedenti elezioni e non solo al cospetto del Movimento 5 Stelle ma anche del Pdl. Lo dicono i numeri rilevati e organizzati dall’associazione Sviluppo e Lavoro, che ha ricavato un grafico impietoso sul voto al Senato: in un partito della sinistra europea basterebbe da solo a motivare (come si usa altrove) dimissioni irrevocabili dei gruppi dirigenti al completo.
Quando un paese rimane bloccato per decenni, senza realizzare le indispensabili riforme sul piano istituzionale, sociale ed economico, prima o poi finisce per implodere. Questo è il segnale inequivocabile che viene dall'affermazione straordinaria del M5S nelle recenti elezioni politiche. Certo, la responsabilità delle condizioni disastrose in cui versa il paese, è da addebitarsi, soprattutto, a Berlusconi, che nei lunghi anni di governo si è preoccupato solo di tutelare i suoi interessi personali, consolidando l'area del privilegio ed il mondo dell'illegalità, e molto meno ai governi di centro-sinistra, che per la loro debolezza e breve durata hanno mancato l'obiettivo di attuare incisive riforme di struttura.
Le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio hanno un valore storico come poche altre nella storia della Repubblica Italiana. Leggo numerose analisi, leggo di richieste di approfondimenti, leggo di richieste di dimissioni, continuo a vedere paragoni percentuali e numerici tra i risultati di queste ultime elezioni e quelle del 2008, vedo come taluni ancora si azzardano ad affermare “ha retto” ovvero “ha recuperato”, ovvero “ha perso“ facendo riferimento ai sondaggi più o meno recenti.
BRINDISI - Naufragio del principo della tolleranza e dell'emancipazione sociale nel pantano della seduta odierna del consiglio comunale di Brindisi, ed ennesima riprova che questa maggioranza che il sindaco Mimmo Consales si sforza di tenere insieme manca di anima comune. Una lezione anche per il futuro. Nella città dove si sta facendo letteralmente di tutto, e giustamente, per affermare la tutela degli animali, si accantonano dei cittadini che non rientrano nella sfera delle "sensibilità" del Vaticano. Bocciata, dai voti dell'Udc e di Noi Centro, l'istituzione del registro delle unioni civili. Un voto anche contro gli alleati del Pd.
BRINDISI – Sul display di un autobus urbano di Brindisi appare la scritta “Brindisi Provincia di Brindisi”. Qualcuno, a 24 ore dalla decisione del Consiglio comunale di adesione preferenziale alla provincia di Lecce in caso di scioglimento, dando così vita a quella che è stata ribattezzata Provincia Salento, non riesce a buttar giù il fatto che la provincia di Brindisi sia eliminata.
OSTUNI - Il segretario provinciale propone l’espulsione dei due consiglieri comunali ostunesi dell’Udc che hanno votato “contro” l’affissione del crocifisso nell’aula consiliare. Essi rispondono “di essere già fuori da tempo”, e di essere felici di aver preso le distanze. Non si placano le polemiche sorte dopo la votazione del 12 ottobre scorso su un emendamento al regolamento comunale riguardante l’obbligatorietà dell’esposizione del crocifisso nella sala di palazzo San Francesco in cui si svolgono le riunioni d’assise.
OSTUNI - Piccole, grandi manovre, in previsione del possibile ritorno anticipato alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del sindaco. La primavera del 2013 potrebbe, infatti, segnare la scalata del primo cittadino in carica al Parlamento. Così la “programmata” uscita di scena da Palazzo San Francesco di Domenico Tanzarella, da mesi sta infiammando il dibattito all’interno della maggioranza di centrosinistra al governo della città ma anche attorno alla stessa coalizione. Cambiano alcuni dei protagonisti, ma gli scenari che si riaffacciano all’orizzonte, tra le voci fuori dal coro, non sembrano poi così differenti rispetto al 2009.
FASANO –Lello Di Bari riconfermato sindaco di Fasano. E’ stato preferito alla sua avversaria Stella Carparelli così come decretano i risultati del secondo turno delle amministrative che hanno assunto ufficialità attorno alle 17.30. Il sindaco uscente è stato riconfermato, con una percentuale pari al 55,12 per cento. L’avversaria, Stella Carparelli, candidata per il centrosinistra (più Italia dei Valori) si è fermata al 44.88 per cento delle preferenze. Per Di Bari sono in tutto 11.746 i voti, contro i 9.564 della Carparelli.
BRINDISI - Uno aveva pronosticato una vittoria schiacciante«numeri alla mano, anzi, scritti su carta». L’altro aveva tirato ad indovinare la ripartizione dei seggi della coalizione vincente, ovviamente la sua, in consiglio comunale. Ed entrambi hanno indovinato, quasi alla perfezione. Chi sono i due profeti? Marcello Rollo, ex berlusconiano passato nell’Udc, e Giovanni Antonino, un nome che non ha bisogno di presentazioni. Quando ancora le liste erano in fase di ultimazione, Rollo disse a BrindisiReport: «Vinciamo al primo turno, non ci sono dubbi. E le nostre liste possono arrivare al 60% delle preferenze. Mettiamo che va male e arriviamo al 51%».
BRINDISI – E’ la corrida degli scrutini: vanno sempre più avanti i partiti e le liste con i loro calcoli, grazie alla rete dei rappresentanti di lista, indietro i numeri e le statistiche ufficiali. Perciò ecco un assaggio della situazione in base ai dati ottenuti da un lato dai comitati elettorali, dall’altro dall’ufficio elettorale del Comune capoluogo. E’ molto diversa anche la base dei voti presa in considerazione. Secondo le statistiche dei partiti, e sulla base di 5165 voti validi, non ci sarebbe ballottaggio. Secondo il Comune, su 1247 voti validi, il ballottaggio ci sarebbe eccome.
BRINDISI - Le elaborazioni statistiche dei comitati elettorali riservano colpi di scena col passare dei minuti, anche a brevissima distanza di tempo. Ecco come è cambiata - sempre ufficiosamente la situazione - sulla base di 3609 voti validi. A questo punto non ci sarebbe più alcun ballottaggio, e Consales vincerebbe al primo turno con una percentuale simile a quella di Hollande.
BRINDISI - Un aggiornamento molto più sostanzioso, anche se privo dei crismi dell'ufficialità, dato che la fonte sono i comitati elettorali dei candidati sindaco e non la sala stampa del Comune di Brindisi. Su 1433 voti validi, Mimmo Consales (centrosinistra ufficiale) passa al 46,55 per cento, seguito da Mauro D'Attis (il candidato del centrodestra) con il 25,61 e si delinea perciò al momento il ballottaggio tra questi due candidati, come era ampiamente previsto.
BRINDISI – Numeri limitatissimi, i primi forniti dal Comune di Brindisi, troppo pochi per andare a qualsiasi tipo di conclusione. Si tratta di sole 60 schede scrutinate in 2 sezioni su 80 del capoluogo. Con questi esiti: Mimmo Consales 48,33 – Mauro D’Attis 30,00 – Roberto Fusco 10,00 – Giovanni Brigante 10,00 – Riccardo Rossi 1,67. Ci sono poi le distribuzioni per liste degli stessi voti. Eccole.
BRINDISI – Affluenza in calo anche negli altri tre centri della provincia chiamati alle urne. 71,95% il dato complessivo e definitivo relativo ai votanti nei Comuni del brindisino, capoluogo compreso. A Erchie la percentuale più alta, con il 76,66% (79,37% il precedente delle passate elezioni). A seguire San Michele Salentino, con il 75,06% (77,84 nelle passate consultazioni) e Fasano, con 74,15 (rispetto al 79,28 delle ultime amministrative). Al via lo spoglio.
BRINDISI – Chiuse le urne e cominciati gli scrutini nelle 80 sezioni elettorali di Brindisi, con un calo di circa il 5 per cento dei votanti rispetto alle elezioni comunali del 2009, quando si recò nei seggi il 75,43 per cento degli aventi diritto. Oggi alle 15 invece aveva votato solo il 70,53% dei brindisini, esattamente – fa sapere l’ufficio elettorale del Comune capoluogo – 41.724 elettori contro i 56.365 della tornata precedente.
BRINDISI – Seggi chiusi alle 22. E il dato sull’affluenza conferma il forte calo dei votanti. Nel capoluogo ha risposto all’appuntamento con l’urna il 49,47 per cento degli aventi diritto. Oltre il 13 per cento in meno rispetto al 2009 (62,76%). Segno meno anche per quanto attiene il quadro complessivo della provincia di Brindisi. Nei quattro comuni interessati al voto, sempre alle 22, si è recato alle urne il 51,52 per cento degli elettori, rispetto al 61.57 per cento delle precedenti elezioni comunali.
BRINDISI – “Signor Rossi, lei a 200 metri dal seggio!”, giornalisti, fotografi e cameraman compresi. Solo così è consentito al candidato di Brindisi Bene Comune. Nessuno scatto fotografico e nessuna ripresa per Riccardo Rossi mentre vota. Mimmo Consales, Giovanni Brigante, Roberto Fusco e Mauro D’Attis, “di riffa o di raffa”, riescono a farsi immortalare nella tradizionale posa della scheda nell’urna. Un classico delle elezioni in tutta Italia, che a Brindisi, diventano confino per un unico candidato sui cinque in competizione. Solo a lui spetta l’applicazione alla lettera di tutte le prescrizioni previste, sulla carta, dalla legge elettorale, per gli altri la tolleranza è consentita. L’unico a restar fuori dai “giochi” è Riccardo Rossi.
BRINDISI – Corsa al voto: ora è coda ai seggi. Nuovo dato sull’affluenza alle urne a Brindisi e negli altri tre Comuni della provincia chiamati al rinnovo delle Amministrazioni e dei Consigli comunali. Nel capoluogo alle 19 si è recato ai seggi il 37,24 per cento degli aventi diritto. Meno netto, rispetto alla prima rilevazione, il divario con le elezioni precedenti, dove alle 19 aveva votato il 41,24 per cento degli elettori. In provincia di Brindisi, nei quattro comuni interessati al voto, sempre alle 19 si è recato alle urne il 36,89 per cento degli elettori, rispetto al 40,40 per cento delle precedenti elezioni comunali.