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Una palestra per la crescita sportiva e morale dei giovani, targata Polizia

Il capo della polizia di Stato, prefetto Franco Gabrielli, ha tenuto a battesimo oggi pomeriggio la sezione delle Fiamme Oro di Brindisi, ospitata presso il tensostatico di viale Gran Bretagna, al rione Bozzano. Il centro, realizzato nel 2016 dal Comune di Brindisi con un finanziamento di 476.370 euro del ministero dell’Interno nell’ambito del Piano d’azione giovani “Sicurezza e legalità” (linea di intervento “Sport e legalità”, iniziativa legale “Io gioco legale”) e dato in comodato d’uso (oneroso) per due anni alla questura di Brindisi, include anche un bocciodromo che sarà gestito dall’associazione pensionati della Polizia.

Il capo della polizia Franco Gabrielli-2

Nella tensostruttura verranno praticate le discipline del pugilato, il cui gruppo sportivo è stato affidato al tecnico Fabio Pignataro, in servizio presso la Polstrada di Brindisi, e del taekwondo, di cui si occuperà invece l’istruttore Massimiliano Martina, anch’egli in servizio presso la Polstrada di Brindisi. Le iscrizioni ai due gruppi sportivi del pugilato e del taekwondo sono aperte a tutti. Le attività partiranno già da domani.

Inaugurazione tensostatico Fiamme Oro-5

La cerimonia di inaugurazione si è aperta con una esibizione del gruppo di ginnastica ritmica brindisino “Relevé”. Poi sono intervenuti il direttore nazionale del gruppo sportivo Fiamme Oro, Francesco Montini, il commissario prefettizio Santi Giuffré e lo stesso capo della Polizia. Gabrielli ha esaltato l’importanza dello sport, e in particolar modo delle discipline di combattimento, nell’attività di prevenzione del crimine e di sensibilizzazione dei giovani ai valori della legalità.

Inaugurazione tensostruttura Fiamme Oro

“E’ un privilegio avere uno tra i più importanti e medagliati gruppi sportivi di questo Paese – ha detto Gabrielli –, non potete immaginare la mia soddisfazione in occasione delle Olimpiadi e dei campionati mondiali quando vado a scorrere il medagliere e a vedere come le nostre Fiamme Oro ci pongono in posizione di primazia nell’ambito dello sport nazionale”.  

Il prefetto Valenti, il commissari Giuffré e il capo della polizia Gabrielli-2

“Questa struttura – ha concluso – che arricchisce la storia e la qualità della nostra amministrazione ormai dal 1954 è uno strumento di penetrazione, di fidelizzazione. Di conseguimento degli obiettivi primari della nostra istituzione. La polizia che amo è una polizia severa, inflessibile con chi delinque, il garante della legalità, il presidio del rispetto della legge. Ma la polizia che amo è soprattutto quella che si fa vicina alla gente, che intercetta i bisogni e le necessità della gente”. 

Il vescovo Domenico Caliandro-2

Hanno partecipato all’iniziativa inoltre il campione olimpico di pugilato Roberto Cammarelle, risponsabile del gruppo sportivo del pugilato delle Fiamme Oro, il presidente nazionale della Fita, Angelo Cito, e le massime cariche istituzionali locali, oltre al procuratore capo di Brindisi, Antonio De Donno, all'attuale procuratore capo della procura di Lecce e della Direzione distrettuale antimafia, Leonardo Leone De Castris, e all’ex capo della Dda di Lecce, Cataldo Motta.

Inaugurazione tensostatico Fiamme Oro 2-2

Peccato che i giornalisti, fatta eccezione per la tv locale di fiducia, siano stati relegati in un angolo con grosse difficoltà nell'effettuare foto e riprese. Le giuste rimostranze non sono mancate e francamente tutto ciò si sarebbe potuto evitare. La questura di Brindisi ha cercato di rimediare poco più tardi inviando materiale fotografico, ma se una testata viene invitata si aspetta di poter realizzare un proprio servizio, e non di ricevere foto "embedded".

Inaugurazione tensostatico Fiamme Oro 4-2

Dopo l’intervento di Gabrielli, l’arcivescovo di Brindisi, Domenico Caliandro, ha benedetto la struttura. A seguire, le esibizioni dei ragazzi dei gruppo sportivi del tawkwondo e del pugilato. In conclusione, una nuova esibizione delle ragazze della Relevé. Una volta terminata la manifestazione, Il capo della Polizia si è diretto infine verso Fasano, per scoprire la targa in memoria del brigadiere Francesco Zizzi, ucciso dalle Brigate Rosse in via Fani a Roma assieme agli altri colleghi della scorta di Aldo Moro (la lapide è stata apposta sulla facciata del palazzo municipale), e incontrare gli studenti al Teatro Sociale.

Le foto nell'articolo sono di Vito Massagli

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