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Venerdì, 29 Marzo 2024

Ora anche Brindisi ha il suo circolo del backgammon

Avete mai capovolto una scacchiera? Alcune di esse una volta capovolte presentano nella parte inferiore lunghi triangoli bicolore: si tratta del backgammon, un antichissimo gioco che fonda le sue radici in Medio Oriente. Si gioca in due e si utilizzano pedine e due dadi di diverso colore, uno dei quali si chiama videau e indica il raddoppio.

Vidò (la pronuncia del nome francese del dado di raddoppio) è anche il nome del primo circolo brindisino di backgammon che ha sede in via Mameli 16 e ospita non solo esperti appassionati ma anche tutti coloro che vogliono imparare questo leggendario gioco che vanta appassionati in tutto il mondo.

Il Vidò nasce da un idea di Marzia Orlandini, una mamma brindisina di 43 anni, che dopo aver incrociato più volte nella sua vita il backgammon decide di imparare a giocare durante una bufera di neve, da quel momento il suo interesse per questo gioco si fa sempre più forte. Secondo Marzia il fascino di questo gioco risiede nel giusto equilibrio tra fortuna e tecnica, senza le queste componenti forse il backgammon sarebbe stato cosi longevo. Il vicepresidente del circolo è una campionessa di livello nazionale, brindisina, Paola Aiello.

Il backgammon è molto praticato in Grecia con nome di tavli, che vuol dire tavola. E tabula lo chiamavano anche i Romani. Ma le origini ci portano a circa 5mila anni fa in Egitto e tra i Sumeri. E’ uno dei più antichi giochi che si conoscano, praticato in molti paesi del mondo e se in Italia non è proprio popolare come nella vicina penisola ellenica (noi preferiamo la dama), si può dire che si comincia a vivere una certa riscoperta del backgammon, dove ci vuole strategia, oltre che fortuna con i dadi.

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