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Mercoledì, 24 Aprile 2024

La Guardia di Finanza compie 244 anni. Il bilancio di 17 mesi a Brindisi

BRINDISI - Tra le forze di polizia italiane, la Guardia di Finanza è quella che ha la storia più lunga: quest'anno le Fiamme Gialle festeggiano infatti i 244 anni dalla fondazione, quasi due secoli e mezzo di storia trascorsi vigilando sui confini terrestri e marittimi, combattendo la criminalità e dando un importante contributo anche sugli scenari di guerra. Oggi la Guardia di Finanza è anche l'unica forza di polizia marittima, assieme alla Guardia Costiera, ed opera nell'ambito delle operazioni internazionali di vigilanza in Mediterraneo, con i suoi Reparti Operativi Aeronavali.

Pierpaolo Manno-2A Brindisi la cerimonia per la ricorrenza del 244mo Anniversario della fondazione della Guardia di Finanza non a caso si è svolta nella base della Stazione navale nel Seno di Ponente del porto: il contrasto ai traffici illeciti è una attività ancora molto impegnativa ed in evoluzione costante nel Canale d'Otranto, da dove transita la maggior parte del traffico di stupefacenti controllato dalle mafie albanesi e kosovare, cui si aggiunge anche il problema del controllo costante dei terminal portuali assieme alla Polizia di Frontiera, e la vigilanza, anche ai fini del soccorso in mare, sul traffico di migranti.

Nel suo discorso, stamani, il comandante provinciale colonnello Pierpaolo Manno ha sottolineato la lotta per l'affermazione della legalità nei gnagli vitali dell'economia e della pubblica amministrazione, compiti di polizia economico-finanziaria che le fiamme gialle svolgono con successo a Brindisi e nella provincia, dove su delega della Procura della Repubblica hanno condotto a termine importanti indagini nei settori della sanità, della pubblica amministrazione e degli appalti pubblici e privati, svelando circostanze anche gravi di abuso, corruzione, concussione, falso.

Sembrano lontani gli ultimi gravi episodi della guerra al contrabbando di tabacchi lavorati esteri chiusa sostanzialmente nel 2000 con l'Operazione Primavera, quando nelle operazioni di servizio persero la vita alcuni militari della Guardia di Finanza, dei quali viene ogni anno celebrato il ricordo, ma la battaglia non è finita, e presenta vari tentativi di riconversione della criminalità locale verso il narcotraffico e il trasporto dei migranti.

La Guardia di Finanza non abbassa pertanto l'attenzione, e continua a mantenere una presenza importante nella provincia di Brindisi con il comando provinciale e il gruppo di Brindisi, le compagnie di Ostuni, Fasano e Francavilla Fontana, e i reparti di stanza a San Pietro Vernotico e Torre Canne, oltre alla già citata Sezione navale e alle unità cinofile.

I dati operativi gennaio 2017- maggio 2018 nel Brindisino

Frodi fiscali - Interventi sempre più mirati per contrastare le frodi fiscali: 875 in tutto, tra verifiche e controlli, avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale. Sfiorano i 140 casi i reati fiscali denunciati in un anno e mezzo di attività. Il 50% di questi sono rappresentati dagli illeciti più insidiosi e pericolosi per la stabilità economico-finanziaria del Paese e per la libera concorrenza tra imprese: l’emissione di fatture false, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile. 116 i responsabili individuati, 2 dei quali finiti in manette. I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali ammontano a 11,7 milioni di euro, cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro già avanzate, per 8,5 milioni di euro.

Evasione - Sono 86 le persone del tutto sconosciute al fisco (evasori totali) responsabili di aver evaso, in un anno e mezzo, 8,5 milioni di IVA. Nello stesso periodo sono stati verbalizzati 104 datori di lavoro per aver impiegato 603 lavoratori in “nero” o irregolari. Nel settore delle accise, i 54 interventi conclusi dalle Fiamme Gialle brindisine hanno portato al sequestro di oltre 6,3 tonnellate di prodotti energetici oggetto di frode. A questi si aggiunge un consumato in frode pari a circa 6 tonnellate. Nel comparto del gioco e delle scommesse, eseguiti oltre 200 controlli.

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Corruzione e appalti - Nel campo della corruzione, sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate, per reati in materia di appalti e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, oltre 88 persone, il 6% delle quali è finito in manette (5). Anche i sequestri eseguiti per 1,8 milioni di euro in tutto il comparto della tutela della spesa pubblica danno il senso dell’efficacia delle misure intraprese se si pensa che 200 mila euro sono i sequestri nel solo settore del contrasto alla corruzione. Sequestri che consentono, almeno in parte, di ristorare lo Stato dai fenomeni di malaffare e di cattiva amministrazione scoperti dalla Guardia di Finanza.

Il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di 223 mila euro su un totale di gare sottoposte a controllo pari a 3,2 milioni di euro: il che si traduce nel 7% di irregolarità nell’aggiudicazione delle gare oggetto di indagine. Ma la corruzione è solo la punta dell’iceberg di un insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che, operando nel pubblico, procurano danni all’erario: nell’ultimo anno e mezzo le Fiamme Gialle ne hanno individuate 40, responsabili di un danno erariale da 8 milioni di euro.

Frodi sui fondi Ue e nazionali, sanità e previdenza - Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 55 milioni di euro, mentre si attestano a 314 mila quelle nel settore della spesa previdenziale e sanitaria. I soggetti nel complesso denunciati sono stati 99, con l’esecuzione di oltre 74 interventi a tutela dei principali flussi di spesa pubblica. Proseguendo in ambito sanitario, ci sono poi i “furbetti” del ticket (vgs. 5 punto allegata scheda), settore nel quale i controlli mirati hanno consentito di individuare “sacche” di irregolarità nel 95% dei casi: in pratica, quasi tutte le persone controllate, si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate senza averne diritto.

Altro settore particolarmente a rischio è quello delle assistenze domiciliari, dei pasti a domicilio, degli assegni per il nucleo familiare e di quelli di maternità, degli assegni per le mense scolastiche, delle borse di studio, ecc.; insomma di tutti quegli aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e delicate condizioni economiche e sociali. I controlli svolti in tale ambito dalla Guardia di Finanza di Brindisi mirano proprio a evitare che delle “prestazioni sociali agevolate” - questa la definizione tecnica degli aiuti in argomento - possa beneficiare chi non ne abbia diritto, a danno dei più bisognosi. I risultati ottenuti sono significativi: il 56% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità.  

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Mafie, riciclaggio e terrorismo - Le indagini patrimoniali contro le mafie, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla confisca (e ristabilito il possesso da parte dello Stato) di beni e valori per 1,9 milioni di euro. Ulteriori 810 mila sono stati, inoltre, sequestrati, mentre le richieste di sequestro in corso ammontano a 11 milioni di euro. Il denaro illecitamente accumulato dalle “mafie”, dagli evasori seriali, dai corrotti e corruttori e dagli altri criminali, per poter essere “lavato” della sua provenienza “sporca”, deve essere riciclato in attività o in investimenti apparentemente “puliti”.

Ecco che seguire i flussi finanziari diventa fondamentale in ogni tipologia di contrasto agli illeciti. Il valore del riciclaggio accertato dalla Guardia di Finanza nell’ultimo anno e mezzo si è attestato attorno ai 2,3 milioni di euro. Un fiume di soldi intercettato grazie alle circa 20 indagini di polizia giudiziaria avviate, da cui sono “scattate” denunce per riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 34 persone (di queste 4 agli arresti). I sequestri effettuati su ordine della magistratura ammontano a 221 mila euro. La lotta al fenomeno del riciclaggio non si fa però solo con la repressione. Per contrastarlo al meglio è necessaria anche una seria azione preventiva attraverso l’analisi delle segnalazioni di operazioni sospette. Delle 116 indagini delegate, 107 sono state approfondite.

Il controllo dei movimenti di soldi presso i confini terrestri e navali, compresi porti e aeroporti e sedi doganali, ha portato alla scoperta di 752 mila euro illecitamente trasportati al seguito dalle persone che entravano in Italia o ne uscivano. Accertate 57 violazioni. Scoperti infine reati fallimentari per un totale di patrimoni risultati distratti di circa 13,4 milioni di euro 

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Contraffazione - Anche la contraffazione fa male al Paese perché danneggia il made in Italy, svilendo il prestigio del marchio italiano nel mondo. Rientrano negli oltre 1,8 milioni di articoli sequestrati dalle Fiamme Gialle brindisine nell’ultimo anno e mezzo quelli propriamente contraffatti (vgs. punto 8 allegata scheda) o con falsa indicazione del made in Italy, quelli non sicuri  recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine. Praticamente è come se ogni brindisino avesse fatto esperienza - dal 1° gennaio 2017 a oggi - di prodotti con marchio falso per ben 4,5 volte. In questo settore, i reparti operativi della Provincia hanno eseguito oltre 455 interventi, svolgendo più di 32 deleghe dell’autorità giudiziaria.

Traffici in mare - Non tende sicuramente a rallentare l’azione a contrasto dei traffici di droga. Con il tempo diventano semmai più efficaci i modi e i mezzi usati per combatterli: 3,6 tonnellate di stupefacenti, sequestrate dal 2017 a oggi, intercettato grazie a operazioni condotte dai reparti brindisini del Corpo. E sempre in termini di tonnellate deve ragionarsi quando si fa riferimento ai risultati ottenuti nel settore del contrasto al contrabbando di sigarette: 10 sono state, infatti, le tonnellate di tabacco sequestrato nel corso di oltre 48 interventi.

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