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Porto, Rossi: "Opere ferme da 20 anni, la colpa non è del Comune"

Prosegue la diatriba fra il sindaco e il presidente dell'Auttorità di sistema portuale

BRINDISI - “Il Comune di Brindisi non intende sviluppare il porto? Questa è una leggenda metropolitana”. Va avanti la querelle fra il Comune di Brindisi e l’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale. Il motivo del contendere, come noto, verte intorno al pantano burocratico che sta paralizzando la progettazione delle opere portuali. Stamattina (martedì 28 luglio), in particolare, il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, ha parlato del pontile a briccole, opera essenziale per l’ormeggio in sicurezza dei traghetti alla banchina di Costa Morena Ovest. Il primo cittadino ha convocato una conferenza stampa per chiarire la posizione dell’amministrazione comunale rispetto alle considerazioni espresse ieri dal presidente dell’Authority, Ugo Patroni Griffi, il quale, sul suo profilo Facebook, ha annunciato che il finanziamento da 9 milioni di euro per la realizzazione del pontile con ogni probabilità salterà, a causa della "indisponibilità del Comune di Brindisi a rilasciare una dichiarazione di non contrasto”.

Conferenza stampa pontile briccole 3-2

Rossi, invece, come già fatto in altre circostanze, attribuisce all’arretratezza degli strumenti urbanistici (il piano regolatore portuale di Brindisi è fermo al 1975) la fase di stallo in cui è piombato il porto. “Non è vero - dichiara Rossi - che il Comune non ha intenzione di sviluppare il porto. Questa è una leggenda metropolitana che nasconde la volontà di confrontarsi con la realtà. Ci sono opere e opere su cui sono stati spesi soldi di progettazione e che non sono mai state realizzate”.

Conferenza stampa pontile briccole 2-2

Si è parlato in questi giorni del decreto di semplificazione come strumento che potrebbe velocizzare gli iter burocratico-amministrativi di progetti in stand by da mesi. Ma Rossi a tal proposito chiarisce che “il decreto semplificazione non consente con un colpo di spugna di superare i piani regolatori portuali, ma consente di semplificare le procedure relative gli adeguamenti tecnico strutturali”. “Se un’opera non comporta un cambiamento della funzione portuale – prosegue Rossi - questo lo deve attestare l’Autorità di sistema portuale, su aree che non sono espressamente riconducibili alla funzione città-porto.”

Conferenza stampa pontile briccole-2

A detta di Rossi “ci sono tutte le possibilità di realizzare l’opera se queste vengono valutate positivamente da Consiglio superiore dei lavori pubblici, dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche e Regione Puglia”. E poi un’ultima stoccata all’ente portuale. “Bisogna anche incrementare – afferma Rossi - il traffico. Banchine disponibili ci sono. Non capiamo il motivo per cui il traffico non possa essere incrementato”.

Lino Giurgola-2

Durante la conferenza si è assistito anche un paio di fuori programma. Un regalato dal consigliere comunale Massimiliano Oggiano, papabile candidato al consiglio regionale fra le file di Fratelli d’Italia, che insieme ad altri militanti di Fdi ha mostrato uno striscione recante la scritta: “State uccidendo il porto”. L’altro dall’imprenditore portuale Lino Giurgola, il quale ha rimarcato che lo strumento dell’adeguamento tecnico funzionale può essere adottato una sola volta. Giurgola ha inoltre sostenuto che la redazione di un nuovo piano regolatore portuale non sia mai stata una priorità, per i segretari generali dell’Autorità portuale di Brindisi che si sono avvicendati a partire dal 1994.

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