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Sabato, 20 Aprile 2024

E dopo le critiche, la Messa nell'aula consiliare si è celebrata

BRINDISI - Si è celebrata stamani nell’aula consiliare del Comune di Brindisi la Messa officiata dall’arcivescovo Domenico Caliandro. L’evento era stato preceduto nei giorni scorsi da pubbliche espressioni di dissenso circa l’opportunità di far svolgere il rito più importante per i cattolici in una sede istituzionale, stante la laicità dello Stato italiano stabilità dalla Carta costituzionale, che riconosce la libertà di culto e l’eguaglianza tra le diverse religioni in territorio italiano. Ecco come commenta la vicenda lo stesso arcivescovo, e cosa era stato rilevato in precedenza dalle critiche rese note dai mezzi di informazione.

Messa nella sala consiliare del Comune di Brindisi (3)-2

“Pur non essendo citato espressamente, il principio di laicità e tra i quelli fondanti della nostra Costituzione, esso si contrappone ad uno Stato clericale vincolante dei suoi precetti, optando in una ottica di morale religiosa pluralista e liberale”, aveva obiettato il presidente dell’associazione Virgilio di Brindisi, Stefano Edoardo Erario.

Messa nella sala consiliare del Comune di Brindisi (2)-2

“In particolare, nell’articolo 7, si stabilisce la separazione tra ordine religioso e ordine temporale. Già come accaduto in passato, questo principio è stato più volte violato, ricordiamo per esempio, gli interventi in occasione delle indicazioni di voto ai parlamentari della Chiesa cattolica o l’invito all’astensione sul referendum della legge 40 sulla fecondazione assistita, violazioni riprese da diverse sentenze della Corte costituzionale. E ancora, nell’articolo 8, che riprendiamo per l’occasione, si stabilisce il principio di eguaglianza delle religioni fra di loro e di libertà di culto”.

Messa nella sala consiliare del Comune di Brindisi-2

E ancora prima era intervenuto il medico Maurizio Portaluri: “Svolgere un rito religioso in un luogo dove la pluralità delle credenze religiose e filosofiche è più visibilmente espressa mi pare un controsenso. Non è di una messa celebrata dal vescovo che ha bisogno l’assise cittadina, ma dell’impegno competente e disinteressato in quella sede dei cittadini e dei loro rappresentanti, anche cattolici”, aveva pubblicamente dichiarato Portaluri, impegnato da lungo tempo nelle battaglie per la difesa della salute e dell’ambiente.

“Mi sembrerebbe coerente con la laicità del luogo che il vescovo intervenisse ad un consiglio comunale aperto o ad una assemblea pubblica sui mali della città, ma una messa in quel contesto è fuori luogo. La seconda perplessità mi sorge come cristiano e cattolico. Non comprendo quale senso possa avere la cena eucaristica svolta in una sala dove il suo significato rischia fortemente di essere travisato”.

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