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Venerdì, 19 Aprile 2024

Un drone sulla città: le splendide immagini aeree di Dario Sorrenti

Intervista al fotografo e pilota di Apr brindisino, che dà una serie di indicazioni sull'utilizzo del drone

Sempre più frequentemente ci capita di vedere in volo degli Apr (aereo a pilotaggio remoto) o Sapr (sistema aereo a pilotaggio remoto), meglio conosciuti come “droni”. Brindisreport ha intervistato Dario Sorrenti, un fotografo e pilota di Apr brindisino che, ormai da tanti anni utilizza questi strumenti per realizzare immagini straordinarie. Sorrenti spiega che uno dei principi cardine da tener presente, prima di approcciarsi a questo tipo di mezzi, è il “buonsenso”. 

Castello Alfonsino-3

Il volo ha sempre appassionato tantissime persone, l’ebbrezza di poter sorvolare il mondo dall’alto, la sensazione di libertà generata dal volo è impareggiabile e oggi è possibile vivere queste emozioni, pur stando a terra, proprio grazie alla tecnologia degli aerei a pilotaggio remoto. Ci sono delle regole da rispettare e Dario Sorrenti, nella video intervista racconta come, poter diventare piloti responsabili di questi gioielli della tecnologia, sempre più presenti nelle nostre vite. 

Rimorchiatore Barretta nel seno di ponente-2

I “droni” sono, infatti, utilizzati, per la ricerca di persone e oggetti dispersi, per la tutela della sicurezza, per azioni militari, per la realizzazione di mappe topografiche, per l’acquisizione di immagini e tanti altri scopi importanti. Per chi volesse fare un uso non professionale di questi mezzi, deve però rispettare le regole di volo dell’Enac (Ente Nazionale dell’Aviazione Civile) ed evitare di avvicinarsi a persone e abitazioni, senza autorizzazione.

Foto aerea delle Colonne Romane-2

Come specifica Sorrenti, chi vola con insistenza senza tener conto di quanto appena detto, potrebbe violare la legge sulla privacy, art. 2050 del codice civile (che prevede sanzioni anche fino a 20mila euro) e interferire illecitamente nella vita privata di qualcuno, art. 615 bis del codice penale (punibile con la reclusione da 6 mesi a 4 anni). Per questo motivo, chiunque avvistasse un “drone” che sorvola con insistenza persone o abitazioni, dovrebbe segnalarlo alle forze dell’ordine, ricordiamo che non sono pochi i casi in cui, la criminalità ha impiegato questi mezzi per eseguire sopralluoghi, per poi realizzare furti in abitazioni. Sorrenti chiude l’intervista sperando che la cultura dei “droni” si diffonda sempre di più, senza che, nessuno dimentichi il buonsenso.

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