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In barca con il Gs Carrino: “Scoprite insieme a noi il fascino del canottaggio”

C’è chi impugna per la prima volta un remo da bambino. Chi lo fa in età matura. Il canottaggio è uno sport senza età. Lo dimostra il gruppo sportivo Vigili del fuoco Carrino di Brindisi.

Lo storico sodalizio, fra agonisti e master, ha più di 50 atleti. Il più piccolo ha 10 anni. Il più esperto ha quasi 70 anni. Tutti si allenano duramente davanti agli sguardi attenti del direttore sportivo-allenatore Antonio Coppola, in servizio presso il comando provinciale dei vigili del fuoco di Brindisi, e dell’allenatrice Lucia Buongiorno, funzionaria nella pubblica amministrazione.

Gruppo sportivo Carrino-2

Fondato nel 1955, presieduto dal comandante provinciale dei vigili del fuoco di Brindisi, il gruppo sportivo Carrino ha la sua sede in via Ciciriello, nel seno di Ponente, a pochi metri dalla foce di canale Cillarese. In 62 anni di storia, la Carrino ha regalato un’infinità di medaglie allo sport brindisino. I trionfi più recenti portano le firme di Daniele Crastolla (master A), laureatosi campione di Italia nel singolo olimpico e nel coast rowing, e Fabiana Cosi, campionessa italiana nel quattro di coppia femminile.

Un allenamento del Gruppo Sportivo Carrino

Ma quello che in pochi sanno è che il gruppo sportivo Carrino è l’unica società di canottaggio, da Roma in giù, a organizzare corsi di para – rowing, canottaggio di coppia o di punta destinato ad atleti portatori di una disabilità. “Nel precedente quadriennio olimpico – spiega Coppola – ho collaborato con la nazionale italiana di para-rowing, qualificando due imbarcazioni per i giochi olimpici di Rio. Siamo attrezzati per mettere in barca ragazzi con qualsiasi tipo di disabilità. Abbiamo avviato una collaborazione con la cooperativa Oltre l’orizzonte per allargare l’orizzonte anche alle disabilità intellettive. Abbiamo già messo in barca quattro ragazzi, nella speranza che questo movimento cresca sempre di più”.

Gruppo sportivo Carrino 10-2

Altro obiettivo della Carrino è quello di coinvolgere maggiormente le donne in questa disciplina. E’ a loro che si rivolge Lucia Buongiorno. “Non c’è pericolo – sostiene l’allenatrice – potete venire tranquillamente da noi. Il canottaggio è uno sport bello, adatto a tutti, in cui ognuno di noi, a seconda dell’età, ha il suo programma personalizzato”. In questa ottica rientra anche un progetto di recupero delle donne operati di tumore al seno che verrà avviato in collaborazione con l’associazione Cuore di donna presieduta da Tiziana Piliego.

Il canottaggio, insomma, è davvero aperto a tutti. Chi è interessato a saperne di più può recarsi presso la sede del gruppo sportivo, dove dal lunedì al venerdì, a partire dalle ore 15, troverà Antonio Coppola e Lucia Buongiorno, circondati dai loro ragazzi.

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