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S.Apollinare, il porto più bello: un altro punto di vista del progetto

BRINDISI – Abbiamo già mostrato la bozza del rendering del progetto per i nuovi cinque accosti per navi traghetto, ro-ro e da crociera a Sant’Apollinare, realizzato dall’Autorità di sistema portuale per illustrare ai cittadini di Brindisi in maniera più chiara come funzionerà quell’area del porto a lavori ultimati. Oggi vi proponiamo lo stesso progetto, ma dal punto di osservazione della Scalinata Virgiliana, per mostrare come si presenterà l’arrivo di una nave.

A che punto è il progetto? L’Autorità di Sistema portuale ha già affidato a Sogesid, società del Ministero dell’Ambiente con cui la stessa Adsp ha siglato un accordo di partenariato per le progettazioni e le soluzioni ambientali, lo studio di “interventi innovativi di movimentazione e di conferimento dei sedimenti interessati dalla realizzazione dei pontili, e ciò al fine di creare le condizioni per una possibile rapida cantierizzazione di tale progetto strategico per il porto e la città”. Caratterizzazioni già appaltate, e determinazione a svincolare il progetto dei nuovi accosti dall’iter della contestata vasca di colmata nel porto industriale.

Ma sembrano avere una marcia in più i progetti già finanziati (come del resto quelli di Brindisi) dall’Adsp a Bari, dovuta alla stretta collaborazione del Comune con l’authority. Stamani a Bari il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha incontrato il sindaco Antonio Decaro, il presidente dell’Adsp, Ugo Patroni Griffi, e il governatore Michele Emiliano, proprio sulle opere logistiche, dalla bretella di collegamento tra il porto e l’A14, progetto in fase di aggiudicazione definitiva, alla rimodulazione e nuova riconfigurazione dei varchi carrabili e pedonali della port facility molo S.Vito, extra Schengen (per un importo di 1,6 milioni).

Ci sono poi i lavori di realizzazione di un terminal passeggeri presso la banchina n.10 (6,4 milioni); i lavori di rifacimento dell’impianto pubblica illuminazione sui piazzali della darsena di levante (1,2 milioni), la costruzione di tre ormeggi presso il molo S. Cataldo da asservire alla sede logistica di Bari del Corpo delle Capitanerie di Porto, intervento che segue gli accordi procedimentali compiuti con il Comando Generale della Guardia Costiera e con il Comune di Bari, andando anche a realizzare i presupposti per la localizzazione di un approdo per megayacth e per grandi imbarcazioni da diporto.

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