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"Così ho sconfitto la malattia": la storia di Diego D'Alema

Diego D’Alema è un noto parrucchiere che vive e lavora a Brindisi. Poco meno di un anno fa, inizia a respirare a fatica ed una strana tosse lo costringe a consultare il suo medico di famiglia, che immediatamente gli prescrive dei controlli accurati. Inizia un momento buio, una sua cugina infermiera Flavia, lo guida in questo percorso mostrandogli una via d’uscita. 

Diego ha un linfoma primitivo del mediastino non Hodgikin, ma si arma di coraggio e buona volontà e inizia a lottare, grazie alla medicina e a l’amore dei suoi cari, riesce a superare questo momento difficile. Diego, profondamente grato al dottor Giovanni Quintana, del reparto di Ematologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, è pieno di energie e decide di festeggiare questa prima vittoria con una festa.

Incontra un suo amico e cliente, Ciro Patronelli, a cui spiega la sua idea.  Ciro proprio in quei giorni con un folto gruppo di amici ha intenzione di costituire un comitato cittadino. “Attivamente 72100”, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca o per apportare delle migliorie nella città di Brindisi. Ciro e gli altri componenti del comitato sono conosciuti per aver raccolto più volte fondi e per aver preso parte ad iniziative solidali e la costituzione del comitato è una formalità che vorrebbero condividere con la vittoria di Diego. Cosi il 31 marzo hanno organizzato una bellissima festa presso l’Ids di Brindisi e sono riusciti a raccogliere circa 4000 euro. Ciro Patronelli e Gino Crastolla, a nome di Attivamente 72100, raccontano ai microfoni di Brindisireport  come hanno contribuito a questa storia a lieto fine.

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