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I santi arrivati dal mare: Brindisi festeggia i suoi patroni Teodoro e Lorenzo

BRINDISI - Si è svolta nella serata di oggi 31 agosto 2019 la tradizionale processione a mare in onore dei santi patroni della città, Teodoro d'Amasea e Lorenzo da Brindisi. La manifestazione religiosa è stata conclusa dallo spettacolo dei fuochi d'artifizio sulle acque del porto interno. Le autorità cittadine si sono radunate al porto turistico di Bocche di Puglia, dove le statue dei patroni sono rimaste in attesa dell'imbarco, scortate dai fucilieri della Brigata Marina San Marco, per essere poi trasferite a bordo del rimorchiatore "Marietta Barretta", che le ha portate sino alla Banchina Centrale, al lungomare Regina Margherita, dove le statue sono state prese in consegna dai Vigili del Fuoco. Le immagini della parte della cerimonia svoltasi al Marina di Brindisi sono raccolte nella gallery realizzata dal nostro Vito Massagli. Di seguito anche il discorso pronunciato dal sindaco Riccardo Rossi alla Scalinata Virgiliana.

L'imbarco dei santi patroni di Brindisi, Teodoro e Lorenzo

Il discorso del sindaco di Brindisi

"Sua eccellenza arcivescovo Caliandro, autorità civili e militari carissime concittadine e carissimi concittadini. Sono questi i giorni in cui la nostra comunità si ritrova unita e salda intorno ai suoi santi patroni, alle tradizioni secolari, si riconosce nei principi di accoglienza, solidarietà e fraternità. Le tradizioni e le identità vissute non come elementi di chiusura e separatezza dagli altri ma come tratti di riconoscibilità di una storia e di un popolo   aperto al dialogo e alle contaminazioni non chiuso e ripiegato su se stesso.

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Permettetemi una breve riflessione sui nostri Santi Patroni: San Teodoro D’Amasea, un soldato, forte e saldo nei suoi principi e valori, nel suo credo religioso, martire per non abiurare e non tradire innanzitutto se stesso e poi San Lorenzo da Brindisi, di cui ricorre quest’anno il 400esimo anniversario della sua morte, una persona coltissima, uno studioso, un dottore della Chiesa. Sono queste le due anime della città, il coraggio, la forza delle proprie idee e valori, l’impegno e la preparazione, la cultura e la conoscenza alla base di ogni nuovo progresso. Oggi più che mai in questi tratti dei Nostri Santi Patroni dobbiamo riconoscerci, se davvero vogliamo essere in questa delicata fase di passaggio protagonisti del nostro futuro.  

È infatti con convinzione e tenacia, con la profonda conoscenza del nostro territorio, delle sue vocazioni, che vogliamo affrontare la sfida della costruzione della nuova città. Come sapete negli ultimi due mesi, con un confronto serrato con il governo nazionale e regionale, abbiamo definito, attraverso lo strumento del Contratto Istituzionale di Sviluppo, una strategia integrata per lo sviluppo urbano sostenibile per la città di Brindisi. Oggi, pur nelle difficoltà del quadro politico nazionale, con il tentativo del presidente Conte di formare un nuovo governo, possiamo guardare con ottimismo al futuro, pur consapevoli del difficile compito che ci aspetta.

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Il contratto istituzionale si sviluppo rappresenta una grandissima opportunità, esso infatti  non finanzia semplicemente un elenco di opere pubbliche, ma sostiene un vero e proprio piano strategico, una visione di città che tutti noi vogliamo sostenibile, aperta ed inclusiva, che si riappropri delle sue vocazioni: Turismo e  Agricoltura; nella quale fondamentale sia l’Economia della Conoscenza sostenuta dall’Università, la Ricerca e l’Innovazione, con nuove infrastrutture per la logistica che valorizzino il nostro Porto ed Aeroporto.

Una città quindi da ricostruire per proiettarla nel futuro, una città da cui i giovani possano non essere più costretti ad emigrare ma possano qui trovare i loro percorsi professionali e di vita. Finalmente con il contratto istituzionale di sviluppo si rovescia il paradigma, non più un modello di sviluppo calato dall’alto come avvenuto a partire dagli anni sessanta, oggi vogliamo noi  decidere cosa vogliamo essere, come vogliamo vivere e lavorare, rispettando ambiente e salute. È la città che decide del proprio futuro.

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Lunedì 26 agosto abbiamo consegnato al Ministero per il Sud la nostra idea di sviluppo, la città del futuro con la rigenerazione urbana dei quartieri, la riqualificazione ed il recupero di alcuni dei nostri beni più preziosi: dal Collegio Tommaseo al Castello Alfonsino, dall’ex istituto  Marconi all’ex caserma Carafa. Tra i progetti più importanti che abbiamo proposto vi è quello della riqualificazione della nostra costa, sono decenni che se parla, oggi questo sogno può divenire realtà con una costa finalmente rinaturalizzata, fruibile dai nostri concittadini e dai turisti, che sia alla base dello sviluppo turistico della città insieme ai suoi preziosi beni monumentali.

Abbiamo dinanzi a noi obiettivi importanti che solo una comunità unità può raggiungere. Una Comunità che discute e si confronta, in un clima di rispetto, ponendo da parte rancori ed ostilità che spesso nel nostro tempo animano le discussioni sui social. La vita reale è altro: vi è un etica della responsabilità da praticare da parte di ognuno di noi, qualunque sia il nostro ruolo nella società. Carissimi, oggi in questa importante giornata di festa, nel nostro bellissimo porto ai piedi della scalinata virgiliana sentiamoci orgogliosamente cittadini di Brindisi. Auguro a tutte e tutti voi di vivere serenamente la nostra festa patronale".

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