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"Gli spari dei cacciatori vicino alle nostre case: abbiamo paura"

La testimonianza di alcune residenti di contrada Montenegro: "Colpi di fucile a distanza ravvicinata, siamo terrorizzate"

BRINDISI - “Da quando è stata riaperta la stagione della caccia, siamo terrorizzati per noi, per i nostri figli e per i nostri animali”, questo è il grido d’aiuto che, i residenti di contrada Montenegro a Brindisi, lanciano da quando i cacciatori sono tornati nella zona. Dopo ripetute segnalazioni da parte di alcuni cittadini residenti, in contrada Montenegro, BrindisReport ha deciso di capire, attraverso le loro testimonianze, cosa sta accadendo, da quando è stata riaperta la stagione della caccia. Nel 2012, un contadino, mentre lavorava nel suo vigneto, fu raggiunto da un colpo di fucile, esploso da un cacciatore e il Comune di Brindisi decise di emanare un'ordinanza che vietava la caccia in contrada Montengro. Purtroppo quell’ordinanza è stata rinnovata fino al 2016 e da quattro anni sono ricomparsi i cacciatori che, da quanto testimoniano i residenti, minano la serenità della contrada, avvicinandosi alle abitazioni e non rispettando il calendario venatorio.

Contrada Montengro è immersa nel verde ed essendo adiacente al parco Cillarese, ospita un’importante e ricca fauna avicola, composta da diverse specie di uccelli in rotta migratoria riproduttiva, che in questo periodo popolano le nostre zone. Proprio per questo motivo, Montenegro è un posto appetibile per i cacciatori che, non sono solo attratti dalla presenza di uccelli, ma anche dalla presenza di lepri. Birndisireport ha raccolto la testimonianza di due donne che durante una passeggiata, si sono ritrovate 3 cacciatori ad una distanza di circa 30 metri, intenti a sparare una lepre, che fuggiva nella loro direzione. “Abbiamo sentito esplodere dei colpi di fucile a una distanza ravvicinata, abbiamo urlato per segnalare la nostra presenza e per non rischiare di essere impallinate, ma loro hanno continuato” raccontano le due donne, che hanno chiesto, di non essere riconoscibili, per paura di ritorsioni, “è stato terrificante, pur di catturare la lepre, sparavano verso di noi, siamo rimaste traumatizzate” continuano.  Sono diverse le segnalazioni giunte dai residenti che raccontano episodi di questo genere e tanti sono i video che dimostrano la presenza di cacciatori nei pressi delle abitazioni. Svegliarsi all’alba con dei colpi di fucile, non è certamente piacevole, se poi le esplosioni terrorizzano i bambini e gli animali, mettendo a rischio la serenità di un’intera comunità, questo è un fatto gravissimo, motivo per cui i residenti di contrada Montenegro chiedono che venga vietata la caccia in quella zona. Tutti hanno il diritto di coltivare il proprio hobby o di seguire le proprie passioni, ma la vita ha un valore inestimabile e nessuno può abrogarsi il diritto di disturbare o mettere a rischio quella degli altri. 

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