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Infermiera, madre e Caregiver al tempo del Coronavirus

La storia di Anna Rossini, di Villa Castelli, operatore sanitario in un reparto Covid della provincia di Taranto, che da anni si batte, insieme ad altre famiglie, per i diritti dei Caregiver

VILLA CASTELLI – Da una parte il dovere, l’impegno e la vogli di lavorare, dall’altro la paura del contagio e il di diritto di proteggere il proprio figlio disabile. Questa che vi raccontiamo è la storia di una mamma, al tempo stesso caregiver e infermiera in un reparto dell’ospedale in provincia di Taranto che, fra pochi giorni, diventerà Covid. E’ la storia di Anna Rossini, vice presidente di Confad Coordinamento nazionale famiglie con disabilità, 50enne di Villa Castelli, 27 dei quali passati accanto al figlio Mattia, nato prematuro, vivo per miracolo ma che, purtroppo, si porta dietro le conseguenze di questa nascita: una paralisi cerebrale infantile con conseguente tetraparesi spastica.

L’intervista rilasciata a Brindisi Report ha come obiettivo di dare voce e ascoltare tutte quelle persone che ogni giorno si prendono cura di un caro, tra mille difficoltà. Covid compreso con la differenza che in questa pandemia la paura, la fatica, la disperazione valgono doppio: la paura di essere contagiati e contagiare il proprio figlio già provato dalla malattia, la fatica di cercare di evitare tutto ciò e la disperazione di non poterlo assistere in ospedale se il Covid dovesse entrare nelle loro vite.

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