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Venerdì, 19 Aprile 2024

Wfp, la visita del direttore Beasley: “Determinante il ruolo della base di Brindisi”

“Determinante”: con questo aggettivo il direttore esecutivo dell’agenzia Onu del Wfp, David Beasley, ha rimarcato l’importanza del ruolo ricoperto dalle base di pronto intervento umanitario delle Nazioni unite (Wfp) di Brindisi, ospitata presso l’ex base Usaf, nelle operazioni di aiuto umanitario alle popolazioni che affrontano situazioni di gravi crisi, in ogni angolo del mondo.

Visita di David Beasley alla base Unhrd di Brindisi 6-2

L’alto dirigente dell’Onu ha visitato stamani le strutture che si trovano all’interno del sito brindisino. Nel corso del tour fra i magazzini e il laboratorio Unhrd, culminato in una simulazione di montaggio dei prefabbricati utilizzati nelle emergenze, Beasle ha tenuto una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche Giorgio Marrapodi, direttore generale cooperazione allo Sviluppo del ministero Affari esteri e della Cooperazione internazionale, il direttore vicario dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo, Leonardo Carmenati, il comandante del Distaccamento aeroportuale di Brindisi, colonnello Giambattista Degiuli, e il neo eletto sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi.

La visita del direttore del Wfp alla base Unhrd di Brindisi

“Il Wfp – ha sostenuto Beasley durante un briefing con i giornalisti - alimenta e sostiene oltre 93 milioni di persone in tutto il mondo (nei casi di carestia, conflitti ed emergenze di ogni tipo), ogni giorno, in 83 diversi paesi del mondo. In questa attività svolge un ruolo determinante”. 
“Il programma alimentare mondiale – prosegue Beasley - ha valutato che sostenere una popolazione costa cento volte di più quando questi soggetti sono fuori dalle loro patrie. Per esempio un siriano costa al Wfp circa 50 centesimi al mondo, mentre invece se si recasse in Europa, ad esempio a Berlino, costerebbe 50 euro”. 

Visita di David Beasley alla base Unhrd di Brindisi 9-2

“Noi sappiamo – conclude il direttore esecutivo del Wfp - che queste popolazioni non vorrebbero lasciare i loro paesi. Lo fanno per mancanza di cibo di sicurezza. Noi siamo sempre in prima linea per aiutare queste popolazioni affinché non debbano lasciare i loro paesi”. 
Giorgio Marrapodi, direttore generale cooperazione allo Sviluppo del ministero Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ha ricordato che la base di Brindisi “ha ormai una storia di 18 anni: 18 anni di collaborazione fra il governo e le nazioni unite per intervenire nei teatri di crisi”.  “La base, cresciuta negli anni, è destinata a crescere ancora – conclude Marrapodi  -e certamente questo porta impatto sul territorio”. 

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