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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Boom di cani avvelenati da topicidi a Brindisi. I consigli di una veterinaria

Vere e proprie trappole mortali vengono collocate sui marciapiedi brindisini da balordi che in questo modo manifestano il loro odio verso gli amici a quattro zampe e i loro proprietari

BRINDISI – In questi giorni i veterinari brindisini stanno fronteggiando un preoccupante exploit di avvelenamenti da rodenticidi (pesticidi usati per uccidere o eliminare, controllare, prevenire, respingere o attenuare la presenza o l'azione di roditori) mescolati a carne cruda. Si tratta di vere e proprie trappole mortali collocate sui marciapiedi (come accaduto stamani in via Capodistria, traversa di via Cappuccini) da balordi che in questo modo manifestano il loro odio verso gli amici a quattro zampe.

Alla base di questo comportamento c’è soprattutto la volontà di colpire i padroni che non raccolgono le deiezioni canine, riducendo i marciapiedi a una distesa di feci. Ma non è ovviamente in questo modo che va affrontato il problema. Che senso ha, infatti, colpire i fido per l’inciviltà dei loro proprietari? Ma soprattutto non ci si rende conto del fatto che ammazzare un cane non serve a nulla, in quanto nulla vieta a un proprietario di acquistarne un altro, riprendendo la cattiva abitudine di portarlo a spasso senza raccogliere le feci?

La redazione di BrindisiReport ha raccolto il parere della veterinaria Elisabetta De Pascalis nella videointervista realizzata da Salvatore Barbarossa. La professionista rivolge l’invito a recarsi immediatamente da un veterinario, non appena si ha il timore che il proprio amico a quattro zampe possa essersi avvicinato a un prodotto imbottito di rodenticida. 

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