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L'appello di un biologo brindisino: "Si preservi e si rivaluti la Biologia"

Marco Giaimis, con il supporto di altri colleghi, ha scritto una lettera ai presidenti delle commissioni dell’Esame di Stato per Biologi

È del biologo senior brindisino, Marco Giaimis, l’iniziativa di voler informare tramite una lettera via e-mail ai presidenti delle commissioni dell’Esame di Stato per Biologi, di alcune problematiche che declassano tale categoria professionale, con il supporto dei colleghi dottori in Biologia e Biotecnologie: Irene Aiello (Biologa Senior, Specializzanda in Genetica Medica); Fabio Luongo (Biologo Senior); Rocco Leone (Dott. in Biotecnologie). Marco Giamis è fra i promotori del gruppo Facebook “Il gruppo dei biologi e dei biotecnologi” (circa 7.300 iscritti in poco meno di 4 mesi tra matricole, laureandi e laureati triennali; matricole, laureandi e laureati magistrali; dottorandi e dottorati; specializzandi e specialisti; dirigenti sanitari, liberi professionisti e professori). 

Pubblichiamo di seguito la lettera

“Illustrissimi, Egregi Professori e Presidenti delle Commissioni dell’Esame di Stato per Biologi, mi chiamo Marco Giaimis, Biologo Senior, iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi (Onb). In qualità di portavoce di un corposo gruppo di biologi e biotecnologi pongo alla Vostra attenzione una questione tanto delicata quanto complessa. 

I biologi, professionisti declassati dal primo giorno di università

Negli ultimi decenni la figura del Biologo ha conosciuto qualche contraccolpo a seguito di alcuni avvenimenti che temo ledano pesantemente la stessa categoria; primo fra tutti, il libero accesso alle Lauree Magistrali in: Biologia (LM-6); Biotecnologie agrarie (LM-7); Biotecnologie industriali (LM-8); Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche (LM-9); Scienze della nutrizione umana (LM-61); Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio (LM-75). Tali lauree magistrali, previo superamento dell’esame di Stato, consentono di fatto la possibilità di conseguire il titolo di “Biologo Senior” a studenti universitari provenienti da corsi di Laurea Triennale diversi da Biologia, Biotecnologie e Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura; come previsto dal D.M. 509/99 e successivamente dal D.M. 270/04, solo a questi ultimi è infatti consentito l’accesso all’Esame di Stato per il conseguimento del titolo di “Biologo Junior”.

Strada in salita per i biologi neolaureati: la testimonianza di Marco Giaimis

Le stesse Lauree Triennali (Biologia, L-13, Biotecnologie, L-2, Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura, L-32), sono elencate alla pagina 3 nella modulistica per potersi iscrivere alla "Sezione B" dell’Ordine Nazionale dei Biologi; di conseguenza, solo ed esclusivamente a queste dovrebbe essere consentito l’accesso alle Lauree Magistrali di Biologia e Biotecnologie. Allo stato attuale quindi, il titolo di “Biologo Senior” viene rilasciato anche a laureati triennali che non possiedono una formazione universitaria completa nel settore biologico, quali: Tecniche di Laboratorio Biomedico; Scienze Motorie; Dietistica; Fisioterapia; Scienze Erboristiche;  Psicologia; Infermieristica; Tecniche di Radiologia; Scienze e Tecnologie Alimentari; Igiene Dentale; Ingegneria; Scienze della Nutrizione (Dip. agraria); Scienze Naturali (Dip. Agraria); Informazione Scientifica sul Farmaco (Dip. Farmacia); Chimica; Scienze Zootecniche (Dip. Veterinaria) et al. Inoltre, esistono persino Laureati Magistrali a ciclo unico in Medicina e Chirurgia; Farmacia; Chimica e Tecnologie Farmaceutiche; Medicina Veterinaria; Odontoiatria e Protesi Dentaria, che accedono alle nostre Lauree Magistrali, molti anche semplicemente per fare punteggio nei concorsi interni di strutture ospedaliere e/o di cliniche private.

È condivisa da moltissimi colleghi l'opportunità di limitare l’accesso alle lauree magistrali, senza far integrare alcun Cfu tramite le Università online, riservandole esclusivamente a colleghi provenienti dalle tre classi di Laurea Triennale precedentemente menzionate, con l’obiettivo di dare lustro alla biologia in quanto “scienza della vita”, nonché identità e dignità ai biologi, delineandone in questo modo il peculiare profilo professionale. Ci auguriamo che il superamento della prova degli Esami di Stato sia realmente espressione di una reale preparazione scientifica teorico-pratica dei candidati.

Il titolo di biologo (studioso della vita) viene ormai elargito anche a coloro che, per due anni su cinque, hanno avuto la possibilità di apprendere solo alcune conoscenze in ambito biologico/biotecnologico, contribuendo in tal modo a creare una promiscuità tra i laureati magistrali che non rende giustizia a chi la Biologia, frequentando le lauree triennali summenzionate, l’ha studiata realmente e fin dall'inizio, per l’intero percorso formativo.

Ulteriore problematica, altrettanto seria, è rappresentata dal numero limitato di posti per Dottorati di Ricerca e Scuole di Specializzazione; a competere con i Biologi veri e propri anche colleghi che possiedono esclusivamente la Laurea Magistrale in Biologia o in Biotecnologie.
Chiediamo pertanto, per come e per quanto possibile, di vegliare perché le tre Lauree Triennali rappresentino requisito essenziale ed obbligatorio per l’accesso alle Magistrali.

Auspichiamo una presa di posizione anche da parte delle istituzioni accademiche perché venga riconosciuto il titolo di biologo senior a coloro che studiano la meravigliosa Scienza della Vita fin dal primo giorno di Università. In definitiva, Illustrissimi Egregi Presidenti e Professori, vorremmo che il titolo di Biologo Senior fosse in qualche modo preservato e rivalutato. 

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