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Centrali: rinvio consiglio, ma si discute sul serio

BRINDISI – La seduta del consiglio comunale monotematico su Enel ed Edipower, prevista per le 15 odierne, è stata rinvita al 17 marzo. La decisione è stata presa nella tarda mattinata di oggi dalla conferenza dei capigruppo, dopo il mancato raggiungimento di un accordo su un documento unitario da mettere ai voti.

BRINDISI – La seduta del consiglio comunale monotematico su Enel ed Edipower, prevista per le 15 odierne, è stata rinvita al 17 marzo. La decisione è stata presa nella tarda mattinata di oggi dalla conferenza dei capigruppo, dopo il mancato raggiungimento di un accordo su un documento unitario da mettere ai voti. Erano tre le proposte messe sul tavolo da altrettanti rappresentanti di maggioranza (Francesco Renna, Brindisi di Tutti), centrodestra (Mauro D’Attis, Forza Italia), Brindisi Bene Comune e Sì Democrazia (Riccardo Rossi, Brindisi bene comune).

Presente all’incontro anche il presidente del consiglio comunale, Luciano Loiacono. La distanza fra le parti è emersa fin dalla riunione svoltasi dalle 15 alle 21 di ieri. Stamani, le divergenze sono rimaste. Si tratta di discordanze sia formali (maggioranza e centrodestra intendono presentare un unico ordine del giorno intorno al quale mettere d’accordo l’intero consiglio; Bbc e Sì Democrazia vorrebbero presentare un deliberato per ognuna delle tematiche che verranno affrontate nel corso della seduta monotematica) che sostanziali.

Sono soprattutto due i nodi da sciogliere. Il primo è quello relativo all’espressione di un parere in merito al progetto presentato da Edipower relativamente alla modifica della centrale termoelettrica di Brindisi Nord. Tale progetto prevede: una potenza complessiva di impianto pari a 300 MWe, con un conseguente abbattimento di oltre il 50% delle emissioni in atmosfera; l’utilizzo in co - combustione (fino al 10% in input termico) di un combustibile rinnovabile alternativo al carbone, frutto di un brevetto internazionale di proprietà di A2A e classificato come prodotto dalle normative europee di riferimento.

Il secondo riguarda i rapporti con Enel: chiedere o non chiedere la riapertura dell’Aia? Chiedere o non chiedere la riduzione del carbone impiegato nel processo produttivo della centrale Federico II di Cerano? Per Riccardo Rossi, sentito da BrindisiReport.it, non è un male che questi nodi siano arrivati al pettine. “Il confronto – spiega Rossi – è iniziato solo alle 15 di mercoledì. Vista l’importanza dei temi trattati, era utopistico pensare di poter arrivare a un accordo entro le 15 di oggi. Preso finalmente atto di questa situazione, adesso parte effettivamente un nuovo percorso che dovrà concludersi entro il 17 marzo”.

Anche Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia, rimarca l’importanza del confronto apertosi nella conferenza dei capigruppo. “Le posizioni, da parte nostra – dichiara D’Attis a BrindisiReport.it – sono nette: con le aziende tratta la legge, non il consiglio comunale. Il centrodestra ha presentato la sua proposta in conferenza stampa. Non lo ha fatto a caso. Noi vogliamo semplicemente capire quali sono gli strumenti migliori per garantire che lo sviluppo industriale non comprometta la salute in maniera pesante”.

“Abbiamo individuato le nostre priorità – prosegue D’Attis – in un ordine del giorno. Visto che alcune delle nostre priorità sono condivise dal centrosinistra, e altre da Brindisi Bene Comune e Sì Democrazia, contiamo di poter convincere gli altri sulle nostre posizioni. E probabilmente accetteremo indicazioni anche da loro. Sia chiaro – conclude D’Attis – che questi giorni concessi a tutti quanti servono per migliorare le posizioni e non per trattare con le aziende, al contrario di quanto si sta dicendo in giro. Con le aziende, ripeto – tratterà la legge”.

Il rappresentante della maggioranza, Francesco Renna, si dice “fiducioso sulla possibilità di trovare un punto di incontro fra la tutela della saluta e quella del lavoro”. “Stiano affrontando – spiega Renna – tematiche di fondamentale importanza per il futuro della nostra città. Ritengo sia estremamente positivo il fatto che ci siamo seduti intorno a un tavolo in cui ci sono tre documenti. Mercoledì abbiamo discusso fino a tardi, soppesando parola per parola tutto quello che veniva scritto. Un documento così importante, infatti, non può approdare in consiglio comunale con superficialità. Il tavolo adesso è aperto – conclude Renna – abbiamo due settimane di tempo per arrivare a un documento unitario”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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