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Brindisi Cuore: terapia post-infarto

BRINDISI – Proseguono gli appuntamenti dell’associazione “Brindisi Cuore”. Mercoledì 5 febbraio alle 18 presso la sede all’ex Ospedale Di Summa.

BRINDISI – Proseguono gli appuntamenti dell’associazione “Brindisi Cuore”. Mercoledì 5 febbraio alle 18 presso la sede all’ex Ospedale Di Summa, avrà luogo l'incontro mensile di educazione alla salute del "Mercoledì di Brindisi Cuore" tra medici specialisti e la cittadinanza brindisina, mirante a sensibilizzare la popolazione alla lotta contro le malattie cardiovascolari e a diffondere messaggi ed informazioni sul corretto stile di vita.

Argomento di questo incontro “La terapia ed i controlli nel post infarto". Il relatore sarà il dottor Nicola De Giorgio, dirigente medico Uoc Cardiologia ospedale "A. Perrino" Brindisi. Alla fine dell'incontro si possono richiedere chiarimenti e consigli, proporre nuovi argomenti da trattare successivamente.

Il tema del 5 febbraio è molto delicato e importante nella vita di un cardiopatico, vale a dire il momento del rientro a casa dopo aver superato la fase acuta di un infarto. Per un paziente che generalmente all’improvviso si è scoperto vulnerabile, avere in questa fase dei punti fermi sul successivo percorso e sulle cose da fare per il controllo e gestione della patologia e della sua nuova condizione è fondamentale.

L’importanza che sia lo stesso paziente a farsi carico della gestione della sua malattia per riuscire ad ottenere quel cambiamento del proprio stile di vita che nella maggioranza dei casi ha avuto un peso determinante nel provocarla. Smettere di fumare, controllare la pressione arteriosa, i valori di glicemia e di colesterolo, il peso corporeo e riprendere a fare un’attività fisica moderata e regolare non sono le solite raccomandazioni di principio ma fattori che se corretti riducono in maniera significativa la possibilità di avere nuovi eventi.

Altra informazione importante da sottolineare è la necessità di non sospendere di propria iniziativa i farmaci prescritti alla dimissione dall’ospedale. Dati della letteratura medica riportano per gli antiaggreganti piastrinici una riduzione del rischio cardio-vascolare tra il 20-30%, dei beta-bloccanti tra il 20-35%, degli ace-inibitori tra il 22-25% e delle statine tra il 25-42%. Dati da studi osservazionali su popolazione riportano invece una frequente sospensione della terapia e cosa particolarmente rilevante è che nel 72% dei casi avviene senza evidenti motivi clinici e solo nel 28% per effetti collaterali.

La mancata adesione alla terapia prescritta determina di per se stessa un ulteriore fattore di rischio nel post-infarto. Obiettivo finale dell’incontro è di poter dare risposte a domande semplici, quali: posso fare sforzi fisici? Quando potrò riprendere a lavorare? Posso guidare l‘automobile? Posso avere rapporti sessuali? Posso viaggiare?

 

 

 

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