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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Donazione sangue cordone ombelicale: dibattito pubblico a Brindisi

Incontro organizzato per martedì 29 ottobre dal'Adisco, alle ore 18.30, presso palazzo Nervegna

BRNDISI - L’Adisco promuove da oltre vent’anni la donazione del sangue del cordone ombelicale e si preoccupa di raccogliere fondi per la ricerca, al fine di sviluppare completamente l’enorme potenzialità delle cellule staminali nei trapianti emopoietici e negli impieghi alternativi, quali l’uso dei globuli rossi per la trasfusione neonatale e l’utilizzo delle piastrine del plasma per la preparazione di colliri oftalmici o di gel da impiegare nel trattamento delle ulcere cutanee.

Nell’attuale contesto storico culturale, in cui i  comportamenti  sono dominati prioritariamente da un’economia di mercato, sono nate, al di fuori dell’Italia, tantissime banche private che, a pagamento, assicurano la conservazione autologa del sangue cordonale spesso senza rispondere ai requisiti di qualità e sicurezza previsti dalle norme degli standard operativi tecnici internazionali e nazionali.

Sarà la raccolta del sangue cordonale il tema del dibattito pubblico organizzato e promosso dalla sezione territoriale di Brindisi dell’Adisco (Ass. Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale) e dell’Ammi (Ass. Mogli Medici Italiani) in programma Martedì 29 ottobre (ore 18,30) a Brindisi presso la sala Conferenze di Palazzo Nervegna, in via Duomo 20, dal titolo “Raccolta sangue cordonale: pubblico o privato? La scelta giusta”.

Dopo i saluti di Maria Grazia Rizzo (Presidente Ammi Brindisi), Riccardo Rossi (Sindaco di Brindisi), Andrea Gigliobianco (Medico e Dir. Sanitario Asl Brindisi) e Arturo Oliva (Pres. Ordine dei Medici Brindisi), introdurrà il tema Lina Bruno Longobardo (Presidente Adisco Brindisi). Quindi interverranno Giuseppe Garrisi (Ginecologo e Presidente Nazionale Adisco), Paolo Amoruso (Ginecologo e Dir. FF. reparto Ginecologia “Perrino” di Brindisi), Francesco Cucci (Ematologo e direttore del Centro Trasfusionale “Perrino” Brindisi) e Michele Santodirocco (Direttore Medico Banca Cordonale Pugliese). Modererà il dibattito Luigia Serio (Presidente Nazionale Associazione Italiana Donne Medico), mentre le conclusioni saranno affidate ad Alessandra Diodati (Medico e Presidente Regionale Adisco).

Oltre 34.000 mamme (solo negli ultimi nove anni) hanno scelto la conservazione autologa del cordone del proprio figlio, facendosi convincere dalle aziende private che in cambio di somme più o meno esose, lo hanno congelato in centri esteri. Il recente scandalo del fallimento della Cryo Save, cui circa 15000  mamme avevano affidato il sangue cordonale dei propri figli al costo di quattromila euro l’uno, ha dimostrato quanto poco affidabili siano queste  banche private. Se si pensa che in esse  ci sono almeno 4 milioni di cordoni conservati per uso personale (contro i 730.000 donati alla collettività ), si capisce quanto questo business sia inutile a chi fa questa scelta e dannoso per la comunità  che, se potesse contare sulla cessione gratuita e solidaristica  di tutte queste sacche, potrebbe  sfruttare una maggiore disponibilità di unità fruibili da chiunque nel mondo ne abbia bisogno.

“Questo incontro - spiega Lina Bruno Longobardo - ha dunque lo scopo di sensibilizzare le giovani mamme alla  donazione di questo capitale prezioso, che, troppo spesso , viene perduto perché si lasciano ingannare da chi, a solo  scopo di lucro, alimenta in loro false speranze. Compiere questo atto d’amore che, superando ogni egoismo, si fonda sulla reciprocità e sulla sussidiarietà, potrebbe significare la salvezza per un bimbo o garantire una migliore qualità della vita ad un ammalato”.

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