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Riordino sanità pugliese, confermato taglio degli ospedali di Ceglie e Cisternino

BARI - La giunta regionale ha approvato il regolamento per il piano di riordino ospedaliero. “Il regolamento – ha sottolineato l’assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore – non presenta alcuna novità a quanto già discusso in precedenza e dovrà passare alla terza commissione consiliare per la discussione. Il piano di rientro nella sua totalità è invece uno schema di disegno di legge e dovrà passare in Consiglio regionale”. Rinviata invece la discussione sul Dief, il Documento economico e finanziario della Sanità Pugliese. Il regolamento, come previsto dall’articolo 4, in provincia di Brindisi prevede il taglio degli ospedali di Cisternino e Ceglie Messapica. Lo stesso articolo spiega quali saranno le misure e i servizi compensativi.

BARI - La giunta regionale ha approvato il regolamento per il piano di riordino ospedaliero. “Il regolamento – ha sottolineato l’assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore – non presenta alcuna novità a quanto già discusso in precedenza e dovrà passare alla terza commissione consiliare per la discussione. Il piano di rientro nella sua totalità è  invece uno schema di disegno di legge e dovrà passare in Consiglio regionale”. Rinviata invece la discussione sul Dief, il Documento economico e finanziario  della Sanità Pugliese. Il regolamento, come previsto dall’articolo 4, in provincia di Brindisi prevede il taglio degli ospedali di Cisternino e Ceglie Messapica. Lo stesso articolo spiega quali saranno le misure e i servizi compensativi.

Ecco l'articolo 4  (in calce al pezzo, i file integrali sia della delibera, che del regolamento stesso)

1. Le azioni da intraprendere entro il 31/12/2010 sono le seguenti:

a) Riduzione di 1.513 posti letto, che consente un passaggio del numero complessivo di posti letto da 15.833 (fonte HSP-12 dell’1/1/2010) a 14.320. Tale riduzione, operata per l’anno 2010 con prevalente riferimento ai posti letto pubblici, consente il pieno rispetto dello standard di 4 posti letto per mille abitanti previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 3 dicembre 2009, attestandosi il numero effettivo di posti letto sul valore di 3,50 per mille abitanti.

b) Disattivazione degli stabilimenti ospedalieri, rientranti nella tipologia di cui all’art. 3, co. 2, lett. b), di seguito elencati: Ruvo di Puglia, Bitonto, Santeramo in Colle, Minervino Murge, Spinazzola, Cisternino, Ceglie Messapica, Monte Sant’Angelo, Torremaggiore, San Marco in Lamis, Gagliano del Capo, Maglie, Poggiardo, Massafra, Mottola.

c) Riconversione in strutture extra-ospedaliere degli stabilimenti ospedalieri, rientranti nella tipologia di cui all’art. 3, co. 2, lett. c), di seguito elencati: Rutigliano – Struttura extra-ospedaliera di riabilitazione; Noci – Struttura extra-ospedaliera di riabilitazione; Campi Salentina – Presidio territoriale per la gestione delle cronicità (con particolare riferimento alle cronicità immuno-mediate ed ambiente-correlate).

2. I territori interessati dalla disattivazione degli stabilimenti ospedalieri di cui alla lettera b) del precedente comma 1 saranno oggetto di processi di potenziamento e riqualificazione delle attività assistenziali territoriali alternative al ricovero, quali: assistenza domiciliare;  assistenza specialistica ambulatoriale; assistenza residenziale e semiresidenziale; riorganizzazione della medicina di gruppo.

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