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Sanità, non solo blocco del turn-over: a rischio anche il progetto per i malati di tumore

BRINDISI – Non c'è solo il pur grave problema del blocco del turn-over (che di fatto impedisce assunzioni per un centinaio di medici a Brindisi) nella logica dei “tagli” alla sanità cittadina. A farne le spese, tra poche settimane, saranno anche i malati di tumore, visto che non ci saranno più fondi per il progetto oncologico, che prevede il servizio di trasporto e assistenza per i pazienti affetti da malattie di questo tipo.

BRINDISI – Non c'è solo il pur grave problema del blocco del turn-over (che di fatto impedisce assunzioni per un centinaio di medici a Brindisi) nella logica dei “tagli” alla sanità cittadina. A farne le spese, tra poche settimane, saranno anche i malati di tumore, visto che non ci saranno più fondi per il progetto oncologico, che prevede il servizio di trasporto e assistenza per i pazienti affetti da malattie di questo tipo.

A segnalarlo è la Fp Cgil, nella persona del segretario generale Antonio Macchia, che in una nota esprime la propria preoccupazione per lo stato generale della sanità brindisina. E parte proprio dal problema del blocco del turn-over, denunciato nei giorni scorsi dal presidente dell'Ordine dei Medici nonché direttore sanitario dell'Asl Emanuele Vinci: “La dotazione organica già ridotta all’osso, verrà aggravata per il blocco delle assunzioni: mancate proroghe di molti contratti prossimi alla scadenza (31 dicembre 2010), impossibilità ad effettuare sostituzioni dei lavoratori collocati in quiescenza (tantissimi hanno già inoltrato richiesta di uscita nella prima finestra utile del 2011), mancate sostituzioni di altre cessazioni a vario titolo dal servizio, eccetera”. Queste problematiche saranno oggetto di un imminente tavolo negoziale tra la Asl Brindisi e le parti sociali, con l'obiettivo di adottare magari alcune “procedure straordinarie” di sblocco delle assunzioni.

“Nel frattempo, purtroppo – continua Macchia -, la Asl Brindisi ha già deciso (per mancato finanziamento regionale) di revocare il progetto di piano finalizzato al “sostegno ai pazienti oncologici”, non prorogando il contratto a tempo determinato al personale coinvolto in tale importante attività assistenziale. Dall'1 gennaio ai pazienti oncologici della provincia di Brindisi non sarà più garantito “il trasporto con assistenza” dalla propria abitazione ai centri ospedalieri dell'Asl Brindisi, che erogano i trattamenti sanitari neoplastici, e viceversa dall’ospedale al proprio domicilio. In questo modo, vengono colpiti i soggetti più deboli e i ceti meno abbienti che non dispongono di sufficienti risorse economiche per garantirsi questo importante servizio, soprattutto anziani, diversamente abili, immigrati, eccetera”.

La Funzione Pubblica Cgil ritiene, invece, che per problemi di questa portata, rispondenti a diritti universalistici, e cioè il diritto alla salute, “la Direzione generale non debba impantanarsi in beghe burocratiche e amministrative di singole voci di spesa, ma bisogna trovare soluzioni operativamente percorribili - a qualunque costo - per sostenere le persone, in carne ed ossa, che lottano per la vita”.

“Il sostegno ai pazienti oncologici - ricorda Macchia - rientra nei livelli essenziali di assistenza, ovvero nell’attività istituzionale e fisiologica dell’azienda. Per questo motivo, la Asl Brindisi è autorizzata perfino ad utilizzare economie del proprio bilancio aziendale, magari intervenendo già ora con una piccola variazione di bilancio di previsione 2011, autorizzando alcune disponibilità economiche per l’attività di che trattasi e tagliando, invece, qualche spreco o qualche altra programmazione di spesa, di cui si potrebbe fare a meno”.

Per la giornata di martedì 14 dicembre dalle ore 11 alle ore 13, presso gli uffici amministrativi di via Napoli, il sindacato ha organizzato una prima manifestazione, per convincere il direttore generale a non sospendere o revocare il progetto, prorogando il contratto a tempo determinato al personale dipendente interessato.

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