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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Chirurghi e Utin salvano neonata

BRINDISI - La collaborazione tra l'Unità di terapia intensiva dell'ospedale Perrino di Brindisi e la Divisione di Chirurgia pediatrica dell'ospedale Giovanni XXIII di Bari ha salvato la vita di una neonata di due giorni affetta da atresia esofagea con fistola esofago-tracheale.

BRINDISI - La collaborazione tra l'Unità di terapia intensiva dell'ospedale Perrino di Brindisi e la Divisione di Chirurgia pediatrica dell'ospedale Giovanni XXIII di Bari ha salvato la vita di una neonata di due giorni affetta da atresia esofagea con fistola esofago-tracheale.

La bambina - operata tre settimane fa - è già tornata a casa. La malformazione consisteva nella mancata formazione di un ampio tratto di esofago che risultava separato in due monconi. La piccola è stata sottoposta a un lungo e complesso intervento, eseguito dai chirurghi dell'ospedale di bari Paradies, Fanelli e D'Amato, con gli anestesisti del Perrino, Patrizio e Lanzillotti, ed è consistito nella chiusura della comunicazione tra gli apparati digerente e respiratorio e nella ricongiunzione dei due monconi dell'esofago.

Dopo un periodo di degenza di oltre tre settimane nell'ospedale Perrino, la neonata (originaria della provincia di Taranto) ha fatto ritorno a casa: la sua vita - assicurano i medici - potrà essere assolutamente normale.

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