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"Brindisi mai Capitale”, il programma completo. E i prossimi grandi eventi

BRINDISI – C’è fermento per “Brindisi mai Capitale d’Italia”. Tra gli altri appuntamenti culturali, sono previste esibizioni di artisti di strada e pagliacci, giusto per restare in tema con un fatto storico che nessuno in Italia ha mai riconosciuto. E già si parla di "Capitale del Contrabbando”, "Fascion Capital” e "Capitale della Mafia”. Anche se a Francavilla...

BRINDISI – C’è grande fermento per le celebrazioni di “Brindisi mai Capitale d’Italia 1943-2013”. Questa mattina a Palazzo di Città è stato presentato il ricco programma di appuntamenti che si susseguiranno nel week-end della prossima settimana per ricordare la fuga del re da Roma e il suo soggiorno in città prima di salire su una delle imbarcazioni in gara per la Brindisi-Corfù, che già all’epoca era organizzata da Livio Georgevich. Tra gli altri appuntamenti culturali, sono previste esibizioni di artisti di strada e pagliacci, giusto per restare in tema con un fatto storico che nessuno in Italia ha mai riconosciuto.

A palazzo Granafei-Nervegna, su invito della commissione cultura del movimento NoiCentro/Fu-Udc, stanno però lavorando alacremente per portare alla luce alcuni incredibili episodi che potrebbero rendere Brindisi addirittura la Capitale del Mondo. I noti studiosi Mimì e Cocò hanno rivolto le loro attenzioni sui seguenti eventi.

Gennaio 1948 / Un noto boss mafioso in fuga dai carabinieri di Palermo, trascorse una settimana a Brindisi in compagnia dell’amante. Durante il soggiorno incontrò i suoi luogotenenti nei pressi del cimitero. «Il summit - sostengono gli storici - potrebbe avvalorare la tesi che Brindisi sia stata, seppure per una settimana, Capitale della Mafia».

Anni ‘80 / A quei tempi, quando ancora Cosimo Consales faceva le telecronache del basket e andava a vedere tutti gli spettacoli circensi senza rompere le palle ai domatori di leoni, la città era invasa da traffici fiorenti, primo fra tutto quello delle sigarette. Ecco l’idea di due famosi ex scafisti: Brindisi già capitale del Contrabbando. Una trovata che potrebbe finalmente inserirci di diritto nel circuito delle capitali turistiche del crimine: Chicago, Marsiglia, Arcore.

Fine anni ‘80 / “Brindisi Fascion Capital” è la proposta lanciata da tre giovani stilisti gay locali proprietari del noto brand "No-Barilla” che hanno scovato delle foto da brivido negli armadi dei loro genitori: era l’epoca degli zoccoli dott. Scholls con tacchetto modificato, dei capelli cotonatissimi e con i ciuffi colorati, delle collane d’oro e delle tute acetate, delle ciabatte infradito rasoterra nere. «Sarebbe un peccato disperdere questi cimeli, perché non organizzare un mega evento adatto alle potenzialità di questa terra?». Consales sta già pensando ad una Commissione di esperti, ma per adeguarsi all’andazzo seguito in ambito portuale, starà bene attento a nominare persone che non abbiano mai avuto a che fare con la moda.

Anni 2000 e oltre / I peggiori anni della nostra vita, quelli in cui Al Bano sostituì Romina Power con Massimo Ferrarese (che pensò di essere un grande cantante...); i greci invasero la città (ma non vi trovarono granché, poiché era stata già depredata); Fedez fu accolto come uno che sapeva cantare... Erano gli anni in cui i politici che contavano arrivavano tutti da Francavilla Fontana: da Luigi Vitali ad Euprepio Curto, fino allo stesso Massimo Ferrarese (che pensava di essere un grande politico...). Ecco perché la pro-loco del paese ha deciso di presentare il progetto “Francavilla già Capitale della Politica italiana”. Tra gli eventi di un certo livello segnaliamo la degustazione guidata di confetti alla mandorla riccia e il dibattito dal tema: «Ma com’è che a Brindisi sono così fessi?».

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