Consales ha mangiato il panettone, e pensa all'assessorato alla Digos

BRINDISI – Malgrado i tre avvisi di garanzia, le inchieste che coinvolgono un paio di suoi assessori, e il solito campionato da ridere della sua squadra del cuore (l’Inter) il sindaco Mimmo Consales questa mattina ha mangiato il panettone. Lo testimonia la fotografia che vi mostriamo in esclusiva e che il settimanale “Chi” (nel senso di “Chi ha il coraggio di leggere un giornale simile”?) avrebbe voluto soffiarci per la cifra di 2 euro, che abbiamo ritenuto spropositata per la valenza giornalistica dell’evento.

Durante il tradizionale scambio di auguri con i dipendenti comunali, Consales ha accennato anche alle sue prossime scelte, ignaro del fatto che, nella stanza accanto, gli investigatori inviati dalla procura controllavano se il panettone era stato pagato in contanti o in comode rate senza interessi.

Il sindaco come al solito ha spiazzato tutti ed ha contrattaccato: «Oltre a mangiare il panettone – ha dichiarato, sprezzante del pericolo – questa sera mi riempirò la pancia di purciduzzi e n’cartellate». Non appena ha finito di parlare, nella stanza accanto gli è stato notificato un altro avviso di garanzia, per aver superato i livelli di guardia del diabete.

Il primo cittadino ha inoltre ribadito che dal prossimo anno farà un rimpasto di giunta ogni giovedì, e redistribuirà le deleghe ogni fine mese. La novità più eclatante però è un’altra: «Oltre al super assessorato all’Ambiente, ho pensato ad un assessorato alla Digos, perché non è giusto che gli investigatori facciano le scale ogni giorno. Possono tranquillamente stare qui a Palazzo Granafei, in un ufficio creato ad hoc, climatizzato e con tutti i documenti a portata di mano».

Immediate le repliche dell’opposizione, in particolare del centrodestra (quello vecchio, non quello nuovo...), che in un comunicato stampa è andato giù pesantissimo: «Mentre il sindaco mangia il panettone e beve lo spumante pagato dai cittadini, noi ex Berlusconiani facciamo la fame da un anno e mezzo. Ci lasci almeno le briciole!».

 

Avete appena letto un articolo di satira: personaggi e fatti raccontati sono di pura fantasia dell'autore, che preferisce restare anonimo per timore di attacchi terroristici. Ci scusiamo se, per puro caso, la realtà tenta di imitare la satira.