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Domenica, 28 Aprile 2024
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«Mi candido per me, solo per me». Il discorso del Candidato Sincero

«Mi candido per me. Solo per me stesso. Non voglio andare a Roma per voi, ma per me. Prima di tutto per me. E dove mi capita un'occasione simile? Quattro anni di vita ben pagata e di tante altre opportunità che si aprono. Sappiatelo, cari amici: non mi candido per voi. E men che meno per il territorio. Mi candido prima di tutto per il mio bene, e per il bene della mia famiglia». Quello che avete appena letto è solo l'inizio del discorso del Candidato Sincero, quello che nessuno avrà il coraggio di scrivere. Il candidato che nessuno candiderà. Ma vale la pena di leggerlo, per riconoscere i Candidati CCAPPIC, cioé quelli Che Continuano A Prenderci Per Il Culo.

«Mi candido per me. Solo per me stesso. Non voglio andare a Roma per voi, ma per me. Prima di tutto per me. E dove mi capita un'occasione simile? Quattro anni di vita ben pagata e di tante altre opportunità che si aprono. Sappiatelo, cari amici: non mi candido per voi. E men che meno per il territorio. Mi candido prima di tutto per il mio bene, e per il bene della mia famiglia». Quello che avete appena letto è solo l'inizio del discorso del Candidato Sincero, quello che nessuno avrà il coraggio di scrivere. Il candidato che nessuno candiderà. Ma vale la pena di leggerlo, per riconoscere i Candidati CCAPPIC, cioé quelli Che Continuano A Prenderci Per Il Culo.

«Nessuno mi ha costretto a candidarmi. Sono stato io a costruire la mia elezione: del resto, chi se non Io. Dopo aver fatto tanto per il mio territorio, la mia regione, la mia provincia, il mio comune, il mio orto ed il mio condominio, i dirigenti del mio partito/movimento/setta/circolo tennis/, gli amici del burraco, gli innumerevoli lecchini e i miei schiavi, mi hanno incoronato Candidato. Me lo merito. Senza alcun dubbio».

«Ora non starò a prendervi in giro con le solite promesse che tutti i miei predecessori vi hanno fatto. Grazie ai vostri voti andrò a Roma, e farò esattamente le stesse cose fatte da chi mi ha preceduto: una mazza! Sì, io ve lo dico apertamente: non farò una mazza. E non sognatevi che mi riduca l'indennità o che rinunci alla pensione. Perché dovrei farlo proprio io: voi lo fareste?».

«Andrò a Roma, e la prima cosa che farò sarà cercare una bella casa, in pieno centro, con vista su via Del Corso. Poi cercherò qualcuno disposto a pagarla a mia insaputa. Quindi mi farò nominare tesoriere del gruppo parlamentare, così potrò mettere a rimborso le spese per i cocktail e le cene con qualche stupida donnetta in cerca di lavoro. Se sono donna, invece, pagherò gli uomini più belli che troverò in giro nella capitale. Ma solo quando sarò a Roma deciderò se essere uomo o donna. Ora non voglio urtare i vostri sentimenti ed i vostri valori».

«Continuerò ad avere un filo diretto con voi. Potrete chiamare la mia segretaria, dalle 7.45 alle 7.48 di ogni giovedì. Lei mi riferirà tutto. Ed io deciderò cosa fare o non fare per voi».

«Le vostre offerte per la campagna elettorale restano bene accette. Ma non vi aspettate ricompense, perché l'Italia ha bisogno di una svolta. Ed io voglio svoltare. Mi sono rotto le scatole di alzarmi ogni giorno, dover lavorare 30-45 minuti e uscire la sera in queste lande deserte che sono diventate i corsi dei comuni del nostro territorio. Io merito di più. La mia famiglia merita di più».

«Starò dove voi vorrete: se siete di sinistra, vi prometterò cose di sinistra, come per esempio dare un bacio alla moglie prima di uscire da casa. Se siete di destra, vi prometterò cose di destra, come per esempio la detassazione delle spese per le escort. Se siete di centro, vi prometterò cose di centro: a cominciare da una improcrastinabile legge che ammetta l'Eucaristia anche per chi è giunto al terzo matrimonio, purché dica di essere cattolico».

«Credetemi, andrei avanti ore e ore a dirvi puttanate e a promettervi mare e monti, ma so che queste poche righe possono bastare a prendervi per i fondelli. Del resto in passato vi siete fatti prendere per il culo per molto meno, quindi, in periodi di crisi, dovrete accontentarvi. Una promessa solenne però, la voglio fare: quando sarò lì, non mi lascerò sfuggire nessuna occasione. Ma che sia chiaro: lo farò esclusivamente per tenere fede al vostro voto».

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