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Finanziamenti università: aperture ministro

LECCE - Dopo tanti tagli all’Università, adesso emerge una piccola inversione di tendenza. Nella legge di stabilità il governo Letta ha destinato 150 milioni di euro in più nel 2014 e 41 milioni tra il 2014 e il 2015, per un totale quindi di 191 milioni per gli atenei italiani.

LECCE - Dopo tanti tagli all’Università, adesso emerge una piccola inversione di tendenza. Nella legge di stabilità il governo Letta ha destinato 150 milioni di euro in più nel 2014 e 41 milioni tra il 2014 e il 2015, per un totale quindi di 191 milioni per gli atenei italiani. A proposito di questo e di quella che è attualmente la situazione drammatica che coinvolge le università del Sud e italiane, i rettori meridionali a seguito di un documento, stipulato per evidenziare varie problematiche sugli atenei, nel pomeriggio di ieri hanno incontrato il ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, per discutere della questione.

Un confronto e un incontro giudicati positivi, cui ha partecipato anche il rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara, in rappresentanza di Lecce e Brindisi. Rimuovere gli squilibri di natura strutturale dell’attuale sistema di finanziamento degli atenei per garantire principi costituzionali di sussidiarietà e uguaglianza, creare, sostanzialmente, standard di formazione omogenei e uguali su tutto il territorio nazionale: erano state queste le richieste formulate in un documento stipulato nei giorni scorsi dai vari rettori e sottoposto all’analisi della lente di ingrandimento dell’onorevole Carrozza.

“Si rileva - così come è scritto nel documento – che l’entità del finanziamento del sistema universitario è assolutamente insufficiente e non può garantire uno studio di qualità. Peraltro, l’attuale meccanismo di distribuzione delle risorse non tiene conto del differenziato contesto socioeconomico di ubicazione dei vari atenei. Per questo, si suggerisce l’introduzione di clausole di salvaguardia che consentano di preservare gli equilibri di bilancio degli atenei nel 2014; il recupero di tutte le disparità che si sono determinate nell’anno 2013 e il superamento della divergenza tra i criteri dei punti organico e le risorse finanziarie”.

Il tutto possibile – come si legge ancora nel documento – con interventi immediati di revisione dell’intero sistema di finanziamento delle Università e grazie all’introduzione di strutture innovative che non si rifacciano alle mere valutazioni del passato, ma che vadano oltre, attribuendo le risorse sulla base dei risultati che gli atenei si impegnano a raggiungere. In risposta a questo, è arrivato, così come avevano richiesto i rettori, un tavolo di confronto istituzionale che ha visto la partecipazione del governo e di alcuni rappresentanti del mondo universitario. Lecce e Brindisi erano presenti con il rettore Vincenzo Zara in prima linea.

“Il ministro Carrozza ha dimostrato grande disponibilità – ha commentato Zara - . Devo dire di essere rimasto sorpreso positivamente da questo incontro che credo segni l’inizio di un percorso condiviso, con l’apertura di tavoli tecnici misti Miur e Crui che lavoreranno sulle singole criticità evidenziate nel nostro documento per proporre soluzioni concrete. Personalmente nel mio intervento ho ribadito la necessità di superare generiche prese di posizione per passare a proposte operative”.

“Ho sottolineato – ha dichiarato ancora Zara - che gli studenti vanno tenuti nella massima considerazione, anche perché l’interessamento che stanno dimostrando su tematiche complesse, come la sostenibilità economico-finanziaria degli Atenei, rende loro merito. Infine, ho evidenziato che le criticità possono essere risolte solo se si utilizzano le competenze giuste al posto giusto, spiegando in sostanza che attorno ai tavoli tecnici è importante che siano sedute persone qualificate sul tipo di criticità che va risolta”.

“Condivido, pertanto – ha concluso il rettore -, il metodo utilizzato e il percorso avviato, sono contento che la nostra idea sulla costituzione di un gruppo di lavoro a livello locale sia stata sostenuta dall’onorevole Carrozza. Le proposte che potrò raccogliere a Lecce saranno messe a valore a livello nazionale nel miglior modo possibile”.

Insomma, si è trattato di un incontro proficuo. Adesso, dopo le parole, saranno importanti i risultati per il bene di tutti gli atenei e dell’Università del Salento per quanto riguarda la realtà locale. In genere, i lavori di squadra consentono di realizzare grandi imprese. Può funzionare anche questa volta.

 

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