Quella nuova centrale a biomasse a Costa Morena e la distrazione degli enti locali
BRINDISI - Riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento, inviatoci dall'esponente brindisino di Italia Nostra, Giorgio Sciarra, sulla questione della autorizzazioni ad una nuova centrale a biomasse a ridosso dell'area portuale di Costa Morena, progetto della società Brundisium SpA. Qualunque ragionamento e considerazione si faccia a Brindisi sulle questioni ambientali e industriali è bene tenere a mente la complessa situazione generale, lo stato dei fatti, poiché da questa conoscenza non si può prescindere poiché un conto è proporre interventi in un territorio con forti criticità ambientali altro è farlo dove queste non esistono. L’area di Brindisi come è noto fu dichiarata ad elevato rischio ambientale ed ospita insediamenti di particolare impatto come ad esempio alcuni impianti a rischio di incidente rilevante, ma è anche sede di un polo energetico di 4370 MW per lo più alimentato a carbone, della discarica Sisri di rifiuti speciali pericolosi, del deposito di Gpl della Costiero Adriatico recentemente raddoppiato, della Sanofi Aventis eccetera. Ultimamente a tutto ciò si è aggiunto lo zuccherificio della Sfir con annessa centrale elettrica di circa 36 MW. Non si citano le aziende che fanno parte del comparto aeronautico poiché non hanno lo stesso impatto ambientale.