Bombe a mano e falso attentato, rinuncia il difensore di un maresciallo
BRINDISI – Altro colpo di scena nel processo contro i carabinieri della Compagnia di Fasano, arrestati il 18 gennaio del 2005 per un falso attentato che avrebbero assemblato per incolpare ingiustamente una coppia di ostunesi (Carmelo Vasta e Maria Loparco) e ricevere onorificenze. Questa mattina, in apertura di udienza, Giancarlo Chiarelli, difensore del maresciallo Vito Maniscalchi (il sottufficiale che avrebbe dovuto essere vittima dell’attentato a colpi di bombe a mano), ha annunciato di rinunciare alla difesa dell’imputato.