Joe: da rifare il processo a Caffa
ORIA – Non è finita, la storia giudiziaria del martirio di Joe De Stradis, il ragazzo di 17 anni italo-americano che la sera del 23 aprile 2004 fu massacrato a martellate e poi sepolto sotto la sabbia della spiaggia di Torre Borraco, ancora in vita. Un delitto atroce, il cui ideatore ed esecutore principale fu falegname Francesco Fullone, all’epoca 61enne e poi morto in carcere. L’amico di De Stradis che secondo l’accusa fece da esca per attirare Joseph in trappola, Luigi Caffa, che il 17 novembre 2010 si era visto condannare a 17 anni dalla Corte d’Assise di appello di Taranto, ha ottenuto dalla prima sezione della Corte di Cassazione, per vizi impugnati dai due avvocati difensori Matteo Murgo e Fortunato Calò, l’annullamento con rinvio della sentenza di secondo grado.