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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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Matrimoni Vip e sviluppo turistico: piacciamo, ma non decolliamo

Sono giunti tutti gli invitati, uniti in quello che in India rappresenta il momento più importante per le famiglie più in vista di quella che è, ormai, la terza economia al mondo. Gli sposi sono pronti a coronare le loro nozze, distratti dalle variabili di un colossale cerimoniale che avrà il via quando il color pervinca che unisce cielo e mare, si sarà dissolto

Sono giunti tutti gli invitati, uniti in quello che in India rappresenta il momento più importante per le famiglie più in vista di quella che è, ormai, la terza economia al mondo. Gli sposi sono pronti a coronare le loro nozze, distratti dalle variabili di un colossale cerimoniale che avrà il via quando il color pervinca che unisce cielo e mare, si sarà dissolto.

I vestiti variopinti dalle diverse tonalità di oro sono impreziositi da Swarovski apposti sui risvolti dello sposo e sui ricami del vestito nuziale. Il tutto è completato da una camicia merlettata posta sotto la giacca maschile e dalla collana, abbinata agli orecchini pendenti che ornano il volto della sposa. 

Comparse mascherate indossano costumi mitologici che ricordano i vizi dell’età romana. La città eterna è stata fedelmente riprodotta in questo angolo della Puglia: anche gli ulivi rientrano nella scena. Non nella loro figura squisitamente naturale, ma rivestiti per rappresentare quella che sembra una pioggia d’oro che copre tutto e tutti. In questa scenografia tutta pagana, non possono mancare gli dei dell’Olimpo: tra loro riconosciamo bene le riproduzioni di Zeus, Poseidone ed Afrodite, illuminati da centinaia di candele, a testimonianza che anche le divinità sono scese sulla terra per omaggiare gli autori di tanto sfarzo.

Quattro feste, migliaia di fiori, ballerini, costumi ed elefanti per una spesa di 20 miliardi delle vecchie lire. Sì, per qualche giorno l’alta provincia di Brindisi si è trasformata in un gigantesco set bollywodiano. Hollywood, invece, aveva già scoperto da tempo questo lembo di terra alle pendici delle Murge. Terra fieramente indipendente, che guarda con distacco l’hinterland barese ed evidenzia che una manciata di chilometri la separino dalla terra d’Otranto.

Molte italiane ricorderanno il bel mascellone di Beautiful, Ron Moss in arte Ridge, insieme alla sua inseparabile (ma pluriseparata) Brooke, che hanno girato a Fasano sette puntate della famosa soap per festeggiare i venticinque anni della serie.

E poi una girandola di matrimoni dai nomi e dal budget importanti: un giovane imprenditore libanese e la figlia di uno sceicco hanno scelto Borgo Egnazia, la Masseria San Domenico e Masseria Cimino, invitando seicentocinquanta  ospiti provenienti soprattutto da Parigi, Londra e New York. Non poteva mancare il magnate russo, ed infatti è arrivato anche lui ma, umilmente, ha invitato solo cinquecento persone.

Di buon gusto musicale è dotato l’imprenditore italo-canadese Julius Gaudio che, dopo le sue nozze fasanesi, ha fatto tenere un concerto ai Duran Duran (famosissimo gruppo di musica pop inglese sulla scena internazionale da trent’anni), quasi volesse competere con il cantante Justin Timberlake e la moglie Jessica Biel, che hanno scambiato le loro promesse a Borgo Egnatia. Che coincidenza!

Dopo tanto pop e business mancava quel qualcosa di reale, aristocratico e tradizionale che potesse “fregiarsi” di aver visitato la provincia di Brindisi e di Bari: ecco puntuali il principe Harry e Pippa Middleton che hanno lasciato  i reali palazzi  londinesi per assaporare profumi e sapori del Mediterraneo in occasione del matrimonio di loro amici.

Terminata questa doverosa rassegna di nomi è giunto il momento di chiedersi perché questo territorio a confine tra due provincie sia da anni tra le mete più ambite a livello internazionale. Moda? Certamente, ma, ragionando più approfonditamente, possiamo trovare una valida risposta solo riflettendo sul concetto di bellezza, l’unica costante che ha unito mille variabili contenute in tutti i personaggi menzionati.

Come già asseriva Platone, la bellezza è qualcosa di eterno, che non nasce e non muore, non s’accresce né diminuisce, che non è bella per un verso e brutta per l’altro, insomma, in mezzo ad un mondo che offre tutto e il contrario di tutto, la vera bellezza è qualcosa di assolutamente oggettivo. Anche uno dei padri della psicanalisi, Jung, affermava che ciascuno di noi possiede un inconscio collettivo, tra le cui qualità vi è quella del bisogno dell’uomo di proiettare nelle opere d’arte il seducente sogno della grandezza, d’infinitezza, e d’armonia.

Riuscire ad apprezzare una scultura dalle armonie perfette o un paesaggio costellato di elementi suggestivi vuol dire assaporare le leggi universali del bello, dell’armonico e dell’infinito. Essendo un po’ più pragmatici, non si può negare che cotanta bellezza, apprezzata a livello internazionale, pone le basi per un forte sviluppo di tutte le attività terziarie presenti nella provincia di Brindisi. I budget milionari spesi in questi anni ricoprono cifre importantissime, forse maggiori rispetto a quelle di qualche agognato sovvenzionamento pubblico.

La natura, lo spirito di preservazione e di valorizzazione, dato dagli imprenditori del luogo, può essere il volano per tutta la provincia ed anche per il capoluogo, oggi più che mai avulso dal concetto di bellezza e valorizzazione, per ritrovare le proprie origini e sottrarre al degrado bellissimi scorci che non riusciamo ad apprezzare.

E’ questa la sfida che ci attende: cogliere al balzo le nuove opportunità di un’economia sempre più fluida e orientata ai servizi alla persona. Anche l’Europa lo ha capito, basti vedere i progetti previsti nel periodo di programmazione 2014-2020 che prendono il nome di Cosme, Horizon 2020, Life, Europa Creativa, Erasmus+ e Europa per i Cittadini.

Il 10% del Pil Ue (circa 1.300,200 miliardi di euro), 10 milioni di lavoratori e 1,8 milioni di imprese: ecco il giro d’affari europeo legato al turismo. Davanti a queste cifre, ed al trend positivo della regione Puglia, desta stupore che Brindisi sia soltanto al 24°posto nella classifica regionale sulle presenze turistiche, superata da località come Ginosa, Melendugno e Vico del Gargano.

Vista questa situazione, in assoluta certezza, possiamo affermare che non cadremo in un superficiale campanilismo a tinte gossip se omaggeremo e valorizzeremo tutte le nostre eccellenze, comprendendo che la nostra terra piace. Essa suscita un’attrazione, un profondo istinto a desiderarla e possederla per potersi quasi fondere insieme. E’ suggestivo, oltretutto, che tanti Vip abbiano visitato tutti i continenti decidendo di legare alle nostre campagne e ai nostri borghi i giorni più importanti della loro vita.

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