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Venerdì, 26 Aprile 2024
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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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Il Fronte del No: "Brindisi Lng attacca le istituzioni e ricorre al Tar contro le prescrizioni"

La nota con la quale la Brindisi Lng annuncia la messa in cassa integrazione di 22 lavoratori, addebitandone la responsabilità all’azione svolta dalle Amministrazioni locali e dalla società civile contro l’impianto di rigassificazione, è un monumento di falsità, un atto di provocazione, una manovra ricattatoria ed un inammissibile attacco alle istituzioni locali e alla dignità della nostra popolazione.

La nota con la quale la Brindisi Lng annuncia la messa in cassa integrazione di 22 lavoratori, addebitandone la responsabilità all’azione svolta dalle Amministrazioni locali e dalla società civile contro l’impianto di rigassificazione, è un monumento di falsità, un atto di provocazione, una manovra ricattatoria ed un inammissibile attacco alle istituzioni locali e alla dignità della nostra popolazione.

La società costruttrice non vuole fare i conti con la realtà di un procedimento autorizzativo tutt’ora aperto e dentro il quale ha presentato in questi giorni ai competenti uffici un proprio documento con alcune integrazioni relative alle prescrizioni richieste dalla Commissione Ministeriale VIA ed ha anche proposto un ricorso giudiziario al T.A.R. Lazio per contestare alcune di tali prescrizioni.

Fatti questi incontestabili che dimostrano quanto sia insostenibile il progetto per la costruzione dell’impianto che la predetta Commissione VIA non ha voluto considerare incompatibile per una incomprensibile benevolenza sulla quale è stata richiamata con alcuni esposti l’attenzione dell’autorità giudiziaria per le verifiche e gli accertamenti ritenuti opportuni. Ma c’è di più e cioè che la società dell’ing. Monteleone finge di dimenticare che l’area destinata alla costruzione del rigassificatore è da anni sotto sequestro giudiziario a seguito di un processo penale tuttora in corso con gravi capi di accusa nei confronti anche di suoi dirigenti.

Fatti questi che stanno a dimostrare come gli ostacoli che hanno impedito e continueranno ad impedire la realizzazione del progetto non provengono solo dalle Amministrazioni locali e dalle proteste della stragrande maggioranza dei cittadini ma sono venute e verranno anche da organi e uffici di diversa responsabilità istituzionale. Il fatto è che il progetto della Lng fa acqua da tutte le parti ed è perciò destinato al fallimento: la società ha illuso i lavoratori che oggi minaccia di licenziamento col dichiarato scopo di utilizzarli ai propri fini ricorrendo alla cinica pratica dell’”usa e getta”. Stia tranquilla la società di Monteleone: il ricatto non potrà mai funzionare perché il nostro territorio e le nostre istituzioni faranno quanto è in loro potere per vanificare la manovra ricattatoria.

Le fantomatiche ricadute economiche ed occupazionali per il territorio, propagandate dalla Lng sono solo uno specchietto per le allodole e di questo sono pienamente consapevoli i cittadini di Brindisi che sono ripetutamente scesi in piazza dando vita a poderose manifestazioni per contrastare un progetto iniquo e pernicioso per il futuro di Brindisi e dell’intera provincia. Il “No” al rigassificatore, che l’iniziativa della Lng ci induce a confermare con la massima determinazione, è originato da una triplice incompatibilità dell’impianto con gli interessi e le attese della nostra comunità.

Una incompatibilità politica con le scelte e i progetti delle amministrazioni locali e della regione puglia, una incompatibilità morale perché l’iter autorizzativo è stato segnato da irregolarità e abusi che sono al vaglio del giudice penale ed infine una vistosa incompatibilità ambientale che prima o poi rendere ineluttabile la revoca definitiva del provvedimento autorizzativo. Le nostre associazioni fanno appello ai cittadini di Brindisi e alle Amministrazioni locali perché vogliano tenere alta la guardia nei confronti di una società che pesa come un macigno sul futuro del nostro territorio impedendone l’atteso sviluppo.

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Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Acli Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.

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