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Venerdì, 26 Aprile 2024
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A cura di Blog Collettivo

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Fine pandemia e ricerca della felicità: investire sul possibile

Abbiamo sperimentato come la casualità degli eventi può dar vita a scenari inaspettati e “pretendere” i nostri desideri spesso ci allontana dal senso di benessere e dalla realtà dei fatti

Descrivere la realtà è sempre un lavoro difficile e quanto più si provi a darle un aspetto, tanto più è semplice cadere nell’errore di tralasciare aspetti fondamentali. L’occhio di un osservatore inevitabilmente riduce ciò che percepisce, lo modifica dandogli sembianze a lui conosciute secondo principi e aspettative insiti nel processo di percezione e ragionamento.

Se ciò è vero nelle percezioni più semplici, quali ad esempio attribuire la tonalità a un colore o stabilire le misure di un oggetto, lo è ancor di più per fenomeni complessi della nostra vita e società, costituita da molteplici dinamiche, interessi e letture.

Possiamo dire che siamo più felici adesso rispetto a due mesi addietro? In molti risponderebbero di sì, ma inevitabilmente troveremo molte voci fuori dal coro dovute ad emergenze sociali od economiche. E così il futuro rosero per alcuni, dipinto da maggiore libertà, speranza e svago si scontra con le tonalità scure segnate dalle difficoltà di chi ha perso molto nel recente passato e teme un futuro peggiore.

Quindi, paradossalmente, pur essendo diretti verso la fine della pandemia non possiamo dire di essere tutti felici. Anche in questo caso non possiamo fare di tutta l’erba un fascio ed è consigliabile intuire intelligentemente che le tensioni sociali a cui assistiamo, e le sofferenze individuali, sono dovute a micro universi psicologici che a volte non riescono a comunicare o in altri casi si incagliano su teorie e pulsioni dannose.

Indirizzando la nostra riflessione sul presente e le sfide future su cosa dobbiamo investire per aumentare il nostro benessere e senso di felicità? Ridurre tutto ad aspetti lavorativi e di reddito è fuorviante, basti pensare al pessimismo e senso di insoddisfazione generale che ci ha accompagnato a ridosso di questo 2020 nonostante il trend economico fosse nettamente migliore rispetto a quelli attuale.  

E’ necessario andare oltre con un’analisi più approfondita per comprendere come esperire momenti di serenità. Alcuni consigli che arrivano dalle ricerche suggeriscono che nelle attività come l’esercizio fisico o il lavoro è bene porsi obiettivi specifici, concreti e facili da misurare. ad esempio “far sorridere qualcuno”, ci renderà molto più soddisfatti rispetto all’ obiettivo astratto di “rendere l’altro felice”. 

Per quanto riguarda il lavoro l’intenzione di ridurre le perdite entro una certa percentuale e programmare una cauta ripresa può esser maggiormente realizzabile rispetto a voler generalmente stare meglio, dandoci quindi una maggiore sensazione di controllo e abbassamento dell’ansia.

Un ulteriore elemento protettivo consiste nell’unione e nel farsi forza insieme. I dati ottenuti da 255 aree metropolitane degli Stati Uniti hanno mostrato che le comunità che cooperavano tra di loro con volontariato o aiuto generico percepivano una felicità maggiore in quanto il capitale sociale fornisce un effetto protettivo e positivo.

Per tutto il resto, essere aperti a ogni esperienza senza pregiudizi e con sana curiosità predispone ad un range più ampio di emozioni e una felicità più strutturata.
Inoltre, molteplici studi negli ultimi anni hanno rilevato che il materialismo non paga: individui attaccati agli oggetti e al valore economico si sentono globalmente meno felici e spesso ignorano il valore delle proprie relazioni.

In particolar modo questo investimento polarizza la focalizzazione delle mente su ciò che si vuole avere, e che adesso non si ha, rendendo più arduo apprezzare ciò che si possiede. Intuizione che aveva avuto nel III secolo a.C. il filosofo greco Epicuro: “Non disprezzate quello che possedete; ricordatevi che quello che avete adesso, una volta era tra le cose che speravate di ottenere”.

In sintesi, abbiamo sperimentato come la casualità degli eventi può dar vita a scenari inaspettati e “pretendere” i nostri desideri spesso ci allontana dal senso di benessere e dalla realtà dei fatti, quindi è decisamente consigliabile investire su ciò che è sotto il nostro controllo, superando i vecchi schemi.

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