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Lupi, lepri e cinghiali: Coldiretti lancia l'allarme-danni alla Regione

La Coldiretti lancia l'allarme per i danni che subirebbero l'agricoltura e l'allevamento in determinate aree della Puglia a causa degli animali selvatici in aumento, e rilancia la proposta di istituire servizi di guardiania e sicurezza nelle aree a rischio e un fondo per i risarcimenti

La Coldiretti lancia l'allarme per i danni che subirebbero l'agricoltura e l'allevamento in determinate aree della Puglia a causa degli animali selvatici in aumento, e rilancia la proposta di istituire servizi di guardiania e sicurezza nelle aree a rischio e un fondo per i risarcimenti, chiamando la Regione Puglia al confronto su questi temi, che includono evidentemente anche danni causati da un altro tipo di fauna, come le lepri, in territori come quello di Brindisi.

Nel giro di dieci anni cinghiali e lupi sono raddoppiati, mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita di agricoltori e automobilisti, come testimoniato dall’ultimo incidente stradale in ordine di tempo a Corato con due feriti gravi, denuncia Coldiretti. "I numeri la dicono lunga sulla necessità di innalzare il livello di allerta e programmare efficaci attività di contrasto della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone. Particolarmente grave e ingestibile la situazione nelle aree rurali a Corato, Altamura, Spinazzola, Minervino, Andria, Ruvo di Puglia e Santeramo".   

Ma i lupi hanno lasciato tracce anche nel nord del Brindisino, al confine con la provincia di Bari, lo scorso inverno. “Bisogna intervenire e organizzare dei piani radicali di contenimento, altrimenti il quadro è destinato ad aggravarsi. E’ improcrastinabile – chiede il delegato confederale di Coldiretti Bari, Angelo Corsetti, per quanto riguarda quella provincia - un incontro con il prefetto di Bari, perché gli imprenditori agricoli vivono uno stato di malessere che cresce in misura esponenziale e la preoccupazione aumenta se si considera la capacità di adattamento di cinghiali e lupi ai cambiamenti ambientali, dato che sono comparsi anche in  aeree da cui risultavano assenti da anni e stanno mettendo a rischio la stessa presenza e il lavoro degli agricoltori in molte zone della provincia”.

Una lepre-3

"In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica. I cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati, come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, per un danno totale pari ad oltre 11 milioni di euro", sostiene Coldiretti. Va ricordato che il lupo in Italia è tutelato dalla legge, quindi le misure non possono prevedere abbattimenti, tanto più che questo tipo di fauna vive in aree naturali protette come il Parco dell'Alta Murgia o, nel caso delle lepri per Brindisi, nel Parco regionale della Saline di Punta della Contessa

La norma regionale sul ReD (reddito di dignità) potrebbe essere utilizzata – propone Coldiretti Puglia - per pianificare un’attività di guardiania e sicurezza rurale. "Inoltre, Coldiretti Puglia si è fatta promotrice di una proposta di legge per il riconoscimento dei danni da fauna selvatica e per ottenere una rivisitazione delle modalità di distribuzione delle risorse nazionali e regionali al fine di garantire i fondi necessari per coprire i danni stimati. Per questo è stato presentato al capo di gabinetto della giunta regionale un documento che traccia il percorso di lavoro per arrivare ad una più efficace e ampia analisi degli interventi finalizzati ad organizzare forme di programmazione di lungo periodo".

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