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Versalis: Emiliano accetta le garanzie Eni. Ma venga pure a Brindisi

Emiliano tuttavia non si deve fermare alla conoscenza de relato del petrolchimico di Brindisi, con i suoi problemi presenti e futuri anche in materia di bonifiche, le questioni connesse al bacino degli appalti, i temi occupazionali, quelli della salute

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato questa mattina all’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico con il ministro Federica Guidi e i rappresentanti delle Regioni nelle quali ci sono impianti e risorse della filiera chimica dell’Eni, per discutere delle prospettive del settore e dell’azienda. “L’incontro – ha spiegato Emiliano al termine dello stesso - concerneva il destino della chimica italiana: ovviamente le Regioni hanno espresso preoccupazione per l’ipotesi che Versalis ha fatto di individuare un partner per poter rafforzare i propri asset in tutto il mondo, nel timore che questo potesse corrispondere ad una totale deresponsabilizzazione di Eni nel settore della chimica”.

“Però – ha proseguito il governatore della Puglia - abbiamo ricevuto anche dall’Eni, presente con i suoi rappresentanti, una rassicurazione sul fatto che non c’è alcuna intenzione di perdere questo asset strategico per l’industria italiana, anche se la necessità di risalire la classifica dei settori chimici mondiali prevede come unica strategia quella di scambiare brevetti, buone prassi, procedure con aziende che ricevono in cambio analogo sostegno da Versalis”.

Emiliano al Mise-2“Ovviamente ho anche colto l’occasione per ringraziare l’azienda perché l’asset pugliese di Brindisi è un autentico fiore all’occhiello per l’impresa – ha dichiarato in conclusione Emiliano - e rappresenta uno stabilimento modernissimo, molto rilevante, sul quale si continua a investire e ho ricevuto rassicurazioni che il polo di Brindisi per la Versalis rimane centrale e importantissimo. Questo era l’obiettivo principale di oggi”. Emiliano tuttavia non si deve fermare alla conoscenza de relato del petrolchimico di Brindisi, con i suoi problemi presenti e futuri anche in materia di bonifiche, le questioni connesse al bacino degli appalti, i temi occupazionali, quelli della salute.

Un passo importante sarebbe, per il governatore, incontrare a Brindisi i sindacati ed i lavoratori, le imprese locali, la direzione aziendale, visitare l’intera area del petrolchimico, quella degli impianti dismessi e quella degli impianti in funzione, informarsi sullo stato delle procedure per le bonifiche ascoltando i dirigenti del settore Ambiente ed ecologia della Provincia e quelli dell’Arpa, fare un sopralluogo alla discarica Micorosa, incontrando gli amministratori locali ed il prefetto.

Una giornata a Brindisi dedicata alla chimica non sarebbe sprecata per chi deve tracciare anche nuove linee per lo sviluppo industriale della Regione, che ha una priorità che si chiama Ilva, ma che deve considerare oltre alle politiche avanzate dei distretti tecnologici ad alto contenuto innovativo, la necessità di cominciare a discutere  del risanamento ambientale anche dell’area di Brindisi, verificando processi in atto e individuando i fili interrotti, e assumendo una posizione sul futuro di Versalis che non può solo essere di attesa.

E’ legittimo dubitare che Emiliano riponga nelle scelte a breve termine di Eni la fiducia pressoché incondizionata che traspare dalla sue dichiarazioni. Ma allora venga a Brindisi a vedere con i suoi occhi, ad ascoltare anche le associazioni, a parlare con i lavoratori. Sarà certamente più pronto nel caso le garanzie di Eni abbiano una scadenza molto più ravvicinata di quanto si possa credere. Chi proverà a convincerlo?

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