rotate-mobile
Economia

Aumentano i costi dei servizi nel porto di Brindisi: rimorchiatori più 15 per cento

Con tre ordinanze firmate tutte il 31 dicembre dal comandante della Capitaneria, Mario Valente, è stato disposto dall’1 gennaio l’aumento del 15 per cento circa delle tariffe di rimorchio e la modifica di quelle del servizio ormeggiatori nel porto di Brindisi. L'impresa Barretta concessionaria esclusiva per altri 15 anni

BRINDISI – Con tre ordinanze firmate tutte il 31 dicembre dal comandante della Capitaneria, Mario Valente, è stato disposto dall’1 gennaio l’aumento del 15 per cento circa delle tariffe di rimorchio e la modifica di quelle del servizio ormeggiatori nel porto di Brindisi. Si “salva” dal rincaro la Grimaldi, perché opera nel porto medio con una tipologia di navi che non prevede l’uso obbligatorio dei rimorchiatori, e rientra invece nelle tabelle agevolate (circa due terzi di sconto) che gli ormeggiatori riconosceranno alle navi ro-ro, passeggeri e merci che effettuano almeno 60 prestazioni mensili, effettuando per le stesse gratuitamente il servizio di posa dei fender tra le unità affiancate.

Fender tra l'Eurocargo Brindisi e la SorrentoGrimaldi inoltre usufruisce anche dello sconto di due terzi sulle tasse portuali in virtù di un’ordinanza che concede tali sconti alle unità di varo inferiore ai 15 anni e compiono un elevato numero di toccate annue. Probabilmente l’armatore napoletano non gode di tali condizioni in nessun altro porto italiano, una convenienza garantita al di là del rilascio della concessione ventennale che smentisce chi sostiene che negando la concessione stessa si costringe il gruppo a valutare la possibilità di lasciare Brindisi. (Nella foto, fender tra due navi della compagnia Grimaldi)

Certo, tali sconti, a parità di età di naviglio e di numero di collegamenti,  potrebbero toccare anche ad altri armatori che scegliessero Brindisi proprio per tali convenienze. Perciò Brindisi dovrebbe mantenere almeno una porta aperta per altre compagnie. Le navi passeggeri e ro-ro operanti nel porto medio non hanno – come giù detto l’obbligo del ricorso al rimorchiatore, ma il regolamento promulgato il 31 dicembre dal capitano di vascello Mario Valente conferma anche che il rimorchiatore è obbligatorio, oltre che per gasiere, carboniere ed altre navi che trasportano merci infiammabili, anche per le navi passeggeri che dovessero utilizzare le rampe del Seno di Levante nel porto interno, almeno per la manovra di arrivo.

L’ordinanza che contiene il regolamento del servizio di rimorchio, indica che nel porto interno vi sarebbero solo due rampe utilizzabili, ma per navi inferiori ai 140 metri, e in più con il costo aggiuntivo di un rimorchiatore a toccata. Una limitazione reale alla parità di condizioni di concorrenza, sia sulla stazza delle navi che sui costi, a conferma di alcuni dei dubbi sollevati in Comitato portuale circa l’opportunità di concedere alla sola compagnia Grimaldi tutte e tre le rampe traghetti nel porto medio.

Il regolamento prevede che le navi superiori alle 30mila tonnellate debbano utilizzare quattro rimorchiatori, tre da 10mila a 30mila tonnellate, due da 5mila a 10mila, e uno quelle inferiori a diecimila tonnellate, sempre riguardo le tipologie per le quali il servizio è obbligatorio. Il meccanismo delle tariffe prevede l’aumento del 50 per cento quando il rimorchiatore opera fuori dal porto interno, e quindi nel porto medio e in quello esterno. Un aumento che è una tariffa fissa quindi per le carboniere, le gasiere e le altre navi che trasportano merci infiammabili. Questo dalle 8 alle 17 nei giorni feriali.

Gli ormeggiatori al lavoro per lo sgancio dei pontoni-2Dalle 17 alle 8 dei giorni feriali e dalle 8 alle 17 dei giorni festivi, la tariffa aumenta del 50 per cento. Dalle 8 alle 17 del sabato, del 40 per cento. Parliamo di tariffe calcolate su base oraria. Per ogni ora in più, o frazione di ora superiore ai 15 minuti, scatta un altro 50 per cento. Qualche esempio. Per navi da 25.001 GT a 30.000, la tariffa oraria di rimorchio è di 2.039,06 euro da moltiplicare per tre rimorchiatori, sia in entrata che uscita. Per navi da 40.001 a 50.000 GT, la tariffa oraria di ciascuno dei quattro rimorchiatori è di 2.589,71. (Nella foto, ormaggiatori al lavoro durante l'emergenza della Norman Atlantic)

Le tariffe sono state calcolate utilizzando algoritmi approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, e sulla base dell’aumento dei costi dimostrati dalla compagnia dei rimorchiatori, che per altri 15 anni nel porto di Brindisi, come da concessione rilasciata nel 2015, sarà sempre in esclusiva l’impresa Barretta, che dovrà avere quattro unità in prima linea ed una quinta in seconda.

Le tabelle degli ormeggiatori applicano una differenziazione di tipologia di nave e di tonnellaggio. Un solo esempio scegliendo unità di medio tonnellaggio. Pe le navi da 20.001 a 25.000 tonnellate di stazza lorda la tariffa massima sino al 30 giugno 2017 sarà di 393 euro con riferimento a unità tradizionali. Per le navi ro-ro, merci, passeggeri e miste di uguale tonnellaggio, sino alla stessa data, sarà di 281 euro. Per la stessa tipologia di navi, ma che effettuano almeno 60 prestazioni al mese, la tariffa scende a 113 euro. La tariffa per le navi da crociera di pari stazza lorda e di 273 euro. Le tre ordinanze sono consultabili sul sito web della Capitaneria di Porto di Brindisi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aumentano i costi dei servizi nel porto di Brindisi: rimorchiatori più 15 per cento

BrindisiReport è in caricamento